Il mercato degli smartphone pieghevoli entra in una fase di accelerazione che segna un punto di svolta per l’intero comparto. Secondo il Foldable Smartphone Market Tracker di Counterpoint Research, le spedizioni globali hanno registrato nel terzo trimestre 2025 un incremento del 14% su base annua, raggiungendo una quota pari al 2,5% del totale smartphone. Un dato che conferma come il segmento, finora considerato di nicchia, stia consolidando il proprio ruolo nel premium e si prepari a una crescita più ampia nel 2026.
La spinta arriva da fattori tecnologici chiave: design più sottili, hinge ottimizzati, crease meno visibili e un software capace di sfruttare meglio la superficie interna. Questi elementi hanno migliorato la percezione di qualità e usabilità, rendendo i pieghevoli più appetibili per utenti business e consumer evoluti. Per il comparto telco, il trend apre scenari di monetizzazione attraverso piani premium, bundle con servizi cloud, gaming e video ad alta qualità, sfruttando la maggiore superficie dei display per multitasking e collaborazione.
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Smartphone pieghevoli e leadership Samsung: il ritorno al vertice
Il trimestre ha segnato il riscatto di Samsung, che ha riconquistato il 64% di quota grazie alla nuova generazione Galaxy Z Fold7 e alla linea clamshell rinnovata. La crescita è stata pari al +32% YoY, mentre Huawei si conferma seconda forza con i modelli Mate, e vivo mette a segno il balzo più consistente (+67%). La spinta è legata a book-type più performanti e clamshell più accessibili, con Motorola che rafforza la propria posizione grazie alla serie Razr.
Questa dinamica è cruciale per gli operatori: i pieghevoli non sono solo device, ma abilitatori di servizi. La possibilità di gestire più app in contemporanea su schermi ampi favorisce l’uso di piattaforme collaborative, streaming e gaming, con impatti diretti sulla domanda di banda e sulla qualità del servizio. Per i telco, significa opportunità di differenziazione attraverso network slicing, QoS dedicata e Api di rete per integrare funzioni avanzate lato app.
Smartphone pieghevoli e innovazione: il segnale del TriFold
Samsung ha presentato il Galaxy Z TriFold come progetto pilota, destinato a volumi limitati. “Il primo modello tri-fold spedirà in volumi molto ridotti, ma la scala non è l’obiettivo”, ha dichiarato Liz Lee, associate director di Counterpoint. L’obiettivo è testare durabilità, ottimizzazione software e raccogliere feedback prima di una commercializzazione più ampia. Per gli operatori telco, i dispositivi multi-piegatura potrebbero abilitare bundle laptop-like, con modalità desktop e servizi enterprise su 5G SA e Wi-Fi 7.
Questa fase di sperimentazione anticipa un 2026 di accelerazione, con form factor innovativi che potrebbero ridefinire il concetto di smartphone premium. Per l’ecosistema telco, significa prepararsi a profilazioni dedicate, offerte convergenti e integrazione di servizi AI per sfruttare le potenzialità dei display multipli.
Smartphone pieghevoli e dinamiche competitive: quote in movimento
Il mercato resta volatile: Huawei consolida la seconda posizione, Motorola cresce nei clamshell, mentre Honor e Xiaomi registrano flessioni. Questa instabilità è un’opportunità per gli operatori, che possono sfruttare co-marketing tempestivo, trade-in aggressivi e assicurazioni schermo per ridurre la barriera di prezzo e accelerare l’adozione. Nei mercati più maturi, la strategia passa da leasing e device-as-a-service, modelli che rendono più prevedibile il ciclo di upgrade.
Prospettive 2026 e l’effetto Apple
Counterpoint prevede un 2026 di accelerazione, spinto dall’attesa entrata di Apple nella seconda metà dell’anno. L’impatto sarà rilevante per il comparto telco: maggiore churn, retention e up-selling verso piani premium e servizi AI. La curva di adozione potrebbe diventare più prevedibile, con onboarding del segmento prosumer e enterprise. Per gli operatori, sarà cruciale anticipare profilazione e QoS dedicata alle app multi-pane e alla collaborazione in real time.
Dal device al servizio
L’uso intensivo di video, gaming e app collaborative su schermi ampi richiede throughput elevato e latenza ridotta. I telco dovranno puntare su network slicing, edge caching e API di rete per garantire QoS dedicata alle app “fold-aware”. È qui che la crescita dei pieghevoli si traduce in valore, con Arpu più alto e servizi premium. La grandezza di schermo porta nuovi comportamenti di consumo, spingendo verso profilazioni dinamiche e ottimizzazione della rete per sessioni multi-finestra.
Prezzi e supply chain: la sfida della scala
Il prezzo resta il principale ostacolo: i modelli top superano i 2.000 euro, e i TriFold sono pensati per branding tecnologico, non per volumi. Per abbattere la barriera, servono industrializzazione dei pannelli flessibili, hinge semplificati e una filiera più resiliente. Nel frattempo, i telco possono compensare con leasing, finanziamenti modulari e assicurazioni integrate, rendendo l’adozione più accessibile per famiglie e professionisti.










