Anche nel wi-fi è iniziata l’era dell’intelligenza artificiale (Ai): il 32% delle imprese prevede di implementare reti basate su Ai/cognitive, in grado di trasformare le reti wireless, migliorandone le prestazioni e l’affidabilità. A livello di standard, il wi-fi 7 è la tecnologia con maggiori probabilità di implementazione nel 2026, con il 38% degli intervistati che pianifica di implementarla. È quanto emerge dal “Wba Industry Report 2026”, l’indagine annuale di settore sull’ecosistema wi-fi, cellulare e aziendale condotta dalla Wireless Broadband Alliance (Wba).
L’indagine, basata sulle interviste a 185 partecipanti su scala mondiale (dirigenti della C-suite, della strategia di business, dell’R&D e del product management), mostra anche che il 62% degli intervistati ha acquisito maggiore fiducia nell’investire nel wi-fi negli ultimi 12 mesi (per il 18% la fiducia è stabile).
Indice degli argomenti
Slancio del wi-fi nel 2026, aumenta la fiducia
In generale, l’indagine evidenzia una prospettiva positiva per la tecnologia wireless nel 2026, un forte slancio per il wi-fi a 7 e 6 GHz e una crescente fiducia nell’OpenRoaming come base per una connettività fluida e sicura tra reti pubbliche, private e degli operatori.
Nel complesso, i risultati sottolineano l’importanza di aree quali OpenRoaming, wi-fi 7, wi-fi basato sull’intelligenza artificiale, QoS/QoE, sicurezza e convergenza wi-fi/5G.
L’indagine specifica anche dove gli intervistati prevedono una crescita complessiva della rete e del traffico. L’IoT per la casa intelligente è al primo posto con il 36%, seguito dall’Ai (33%) e dalle applicazioni industriali/manifatturiere e IoT (24%). Per quanto riguarda i settori verticali con il maggiore livello di crescita del traffico, stadi/sedi di eventi sono stati identificati come i più alti con il 41%.
La convergenza col 5G nelle reti aziendali
Alla domanda sul ruolo del wi-fi nelle reti convergenti con implementazioni sia 5G che aziendali private, le risposte allo studio indicano che per la maggior parte delle imprese le tecnologie sono complementari e insieme possono apportare grandi vantaggi alle organizzazioni.
Sei su dieci intervistati (60%) hanno affermato che la loro combinazione offrirebbe alla propria organizzazione una maggiore flessibilità aziendale. La stessa percentuale si aspetta la coesistenza col 5G, piuttosto che essere una scelta binaria per le reti aziendali.
La crescita dell’OpenRoaming
L’indagine mostra, inoltre, che l’OpenRoaming sta entrando in una fase di pianificazione diffusa. L’onboarding e un roaming senza interruzioni tra reti wi-fi e cellulari sono ora considerati fattori chiave per il business. Il 38% degli intervistati afferma di aver già implementato una rete conforme a OpenRoaming e/o Passpoint, con un ulteriore 32% che desidera implementarla nel 2026 e il 18% nel 2027.
Alla domanda su che cosa stia guidando gli investimenti in OpenRoaming/Passpoint, le tre principali motivazioni fornite sono state l’abilitazione di un wi-fi senza interruzioni (63%), l’accesso fluido da e verso reti 5G/Lte (60%) e, in generale, l’accesso senza interruzioni tra reti diverse (40%).
Il ruolo nella business continuity
Gli intervistati hanno anche espresso la loro opinione sugli aspetti del wi-fi che considerano più importanti per la loro attività al momento e su quali si aspettano che siano più importanti in futuro. Sicurezza e privacy della rete sono state identificate come le aree più importanti per le aziende oggi, con il 76% delle risposte. Al secondo posto, a pari merito con il 70% delle risposte, si sono classificate l’esperienza dell’utente finale (Qualità dell’esperienza e Qualità del servizio) e l’autenticazione fluida.
Alla domanda sulla funzionalità nuova o migliorata più importante di wi-fi 6E e wi-fi 7, gli intervistati hanno indicato il Multi-Link Operation (Mlo) come la più importante con il 46%, evidenziando una forte attenzione alla latenza, alla resilienza e all’efficienza dello spettro in ambienti densi. Seguono, al secondo posto a pari merito, Ofdma Uplink e Downlink e la conformità obbligatoria Wpa3 (entrambi con il 33%). Il Multi-User Mimo Uplink si è classificato al terzo posto con il 32%.
La centralità dei 6 GHz per le future strategie wi-fi
La disponibilità della banda a 6 GHz è considerata “importante” o “critica” dal 65% degli intervistati per il futuro della propria attività e implementazione del wi-fi.
Tiago Rodrigues, Presidente e ceo della Wireless Broadband Alliance, ha dichiarato: “L’indagine Wba Industry Report di quest’anno evidenzia chiaramente che la comunità wi-fi si è mossa verso la costruzione della prossima generazione di connettività convergente e lo slancio è forte: il wi-fi 7 e le reti basate sull’intelligenza artificiale, che possono ridurre i costi, migliorando al contempo l’efficienza operativa, le prestazioni e l’affidabilità delle reti, sono in cima ai piani di implementazione. La banda a 6 GHz è considerata uno spettro critico e quasi la metà degli intervistati sta già implementando o pianificando reti OpenRoaming. Le priorità degli intervistati in termini di sicurezza, privacy, qualità dell’esperienza e roaming senza interruzioni da e per il 5G, ed è esattamente ciò su cui la Wba si concentra attraverso i propri programmi di lavoro. In un mondo in cui la connettività è sinonimo di continuità aziendale, questi risultati dimostrano che il wi-fi è diventato un’infrastruttura essenziale per aziende, operatori e città”.











