Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha varato un nuovo pacchetto di incentivi da 150 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese (Pmi) e dei lavoratori autonomi, con focus su cloud computing e cybersecurity. L’obiettivo è spingere la transizione digitale nel tessuto produttivo nazionale attraverso un voucher da destinare all’acquisizione di soluzioni dedicate. L’iniziativa, contenuta in un decreto ministeriale firmato dal ministro Adolfo Urso, nasce da un confronto con il mercato e mette al centro le infrastrutture digitali come leva per la competitività e la resilienza aziendale.
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Voucher per dotazioni di cloud computing e cybersecurity
Il provvedimento prevede la concessione di un voucher a fondo perduto, coprente fino al 50 % delle spese ammissibili (fino a 20.000 euro), con un minimo di investimento di 4.000 euro per richiedere l’agevolazione. Il contributo può coprire una spesa totale fino a 20.000 euro, erogata in una o due tranche, secondo scadenze e modalità che saranno definite in un successivo decreto direttoriale. Le modalità di acquisto autorizzate includono tre formule: acquisto diretto con piano spesa fino a 12 mesi, abbonamento fino a 24 mesi o formule ibride che combinano le due opzioni.
La misura rientra nel regime “de minimis” dell’Unione Europea, pensato per agevolare le realtà più piccole senza distorcere la concorrenza a livello comunitario. Il voucher, frutto di un dialogo pubblico-privato, vuole colmare lacune tecnologiche che ancora impattano la crescita del nostro sistema produttivo.
Focus sul Mezzogiorno: 71 milioni dedicati
Una novità di rilievo riguarda la dotazione territoriale: poco meno della metà delle risorse, ovvero 71 milioni di euro, è riservata alle imprese e ai professionisti residenti nelle regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo orientamento punta a contrastare il digital divide e sostenere realtà spesso meno strutturate, ma cariche di potenziale. Con questa scelta, il Mimit rende esplicita la volontà di stimolare un processo più equilibrato di sviluppo infrastrutturale e tecnologico tra Nord e Sud del Paese.
Le risorse mirano a generare un effetto moltiplicatore: incentivano la domanda di servizi digitali, favoriscono la creazione di ecosistemi tecnologici locali e stimolano l’innovazione nei territori meno serviti.
Spese ammissibili: infrastrutture, sicurezza e servizi cloud qualificati
Possono beneficiare del voucher solo servizi acquistati da fornitori presenti nell’elenco ufficiale Mimit. La formazione dell’elenco sarà affidata a un decreto direttoriale (21 novembre 2025) e le candidature potranno essere presentate dalle 12:00 del 4 marzo 2026 alle 12:00 del 23 aprile 2026, seguendo un criterio di ammissione cronologico e supporto operativo da parte di Invitalia e Infratel Italia.
Servizi di cybersecurity
Tra le spese ammissibili compaiono soluzioni hardware e software orientate alla protezione dei dati e delle reti aziendali, come firewall, router e switch sicuri, antivirus, antimalware, strumenti per il monitoraggio della rete (Siem), appliance per la crittografia, sistemi di gestione delle vulnerabilità e piattaforme di incident management. Questi strumenti permettono non solo di difendere i confini digitali aziendali, ma anche di adempiere a regolamenti che impongono standard di sicurezza adeguati.
Soluzioni cloud computing
Rientrano nel perimetro anche i servizi di cloud infrastrutturale (storage, backup, database) e SaaS, inclusi software per contabilità, gestione delle risorse umane, produttività, e-commerce, customer management e gestione dei contenuti digitali. L’intento è ampliare l’accesso a strumenti scalabili, agili e interoperabili, strumenti necessari per affrontare le sfide dell’efficienza e della competitività globale.
Servizi accessori
Sono previsti con finanziamento anche servizi correlati alla configurazione, al monitoraggio e al supporto tecnico continuo. Queste componenti assumono un ruolo strategico, garantendo la piena operatività delle infrastrutture digitali e l’integrazione delle nuove tecnologie con i processi aziendali esistenti.
Requisiti per accedere al voucher
L’accesso al contributo è consentito a Pmi e lavoratori autonomi con partita Iva attiva in Italia e connessi a internet con una velocità minima di download pari a 30 Mbps. Questo requisito tecnico garantisce che i beneficiari possano sfruttare realmente i servizi digitali oggetto dell’investimento, evitando sprechi e rendendo effettivo l’impatto delle risorse stanziate.
Non possono partecipare soggetti in difficoltà secondo la normativa Ue sul “de minimis”. I voucher sono destinati a chi propone un piano di innovazione concreto e sostenibile, coerente con le necessità aziendali e con i requisiti tecnici del bando.
Tempistiche operative
Il decreto firmato a luglio 2025 è seguito da un decreto direttoriale di novembre che ha definito i criteri di formazione dell’elenco dei fornitori. È prevista una finestra per l’iscrizione dei fornitori, che attiva il processo di creazione di un albo qualificato. Successivamente, servirà un ulteriore decreto, probabilmente nella prima metà del 2026, per stabilire le date di apertura delle domande per Pmi e professionisti, i criteri operativi e le modalità di erogazione.
La prima fase, dedicata ai fornitori, si svolgerà dal 4 marzo al 23 aprile 2026; la pubblicazione dell’elenco avverrà entro 60 giorni dalla chiusura. Da quel momento, le aziende interessate potranno procedere con i piani di spesa presentando domanda in modalità “a sportello” e secondo l’ordine cronologico.
Il valore della partnership pubblico‑privato
Alla base dell’iniziativa c’è una dinamica collaborativa tra Mimit, Invitalia, Infratel Italia e i fornitori, frutto di una consultazione pubblica che ha restituito un’identificazione precisa dei fabbisogni. Gli strumenti non sono pensati come intervento isolato, ma come leve strutturali di politica industriale.
Grazie al cofinanziamento, le Pmi potranno aggiornare le proprie infrastrutture con un approccio orientato alla continuità operativa, alla resilienza e all’agilità digitale. La combinazione tra cloud computing e cybersecurity costituisce oggi un asset fondamentale per affrontare la competizione internazionale, la compliance normativa e le crescenti minacce informatiche.














