L’industria europea sta passando da un modello di business basato sul prodotto a quello fondato sui servizi e sui dati. In poche parole, dall’hardware al software, e dall’elaborazione centralizzata a quella che avviene all’edge. Questa transizione necessita di un nuovo tipo di sistema operativo, il MetaOs, le cui caratteristiche sono illustrate nella nuova brochure pubblicata dalla Commissione europea.
Il documento fornisce informazioni sul concetto di MetaOs e su alcuni scenari applicativi chiave, che costituiscono la base per un cluster di sei progetti Meta-Os che hanno riguardato sistemi industriali, veicoli connessi, viticoltura, agricoltura smart, sistemi energetici, piattaforme digitali. Questi progetti hanno guidato lo sviluppo della prossima generazione di sistemi operativi di livello superiore per l’IoT con una forte capacità di calcolo a livello dei dispositivi intelligenti e dell’edge, incorporati in un continuum computing-IoT-edge-cloud.
L’iniziativa MetaOs è stata attiva dal 2021 al 2025 e ha sostenuto sei progetti nell’ambito del programma Horizon Europe con un finanziamento totale di circa 60 milioni di euro da parte del Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology. Questi progetti mirano a creare sistemi operativi distribuiti, framework di orchestrazione e software che permettono di aggregare risorse hardware in modo efficiente e sicuro presso smart device e nodi edge.
Indice degli argomenti
Che cos’è il MetaOs
Il report europeo illustra il concetto di Meta Operating System (MetaOs), ovvero un sistema operativo esteso che va oltre il singolo dispositivo, elemento centrale della Strategia digitale europea.
A differenza di un Os tradizionale che gestisce l’hardware di un singolo dispositivo, un MetaOs controlla e coordina molteplici dispositivi e risorse distribuite su IoT, edge e cloud, creando una piattaforma uniforme e interoperabile.
Il MetaOs ha lo scopo di nascondere la complessità tecnica della gestione distribuita delle risorse, semplificando lo sviluppo di applicazioni in ambienti eterogenei.
Il rapporto delinea applicazioni concrete e scenari di utilizzo del MetaOs. Si tratta degli ecosistemi intelligenti – case smart, industrie, mobilità e agricoltura con forte componente digitale -, della Internet of things (IoT, dispositivi intelligenti che elaborano dati in tempo reale) e dell’edge computing avanzato, ovvero il calcolo vicino alla fonte dei dati per garantire prestazioni e resilienza.
Il contesto: edge computing e IoT
L’edge computing sta rimodellando il modo in cui vengono elaborati i dati, progettati reti e sistemi e costruite le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale. Si tratta di uno spostamento epocale dal centro alla periferia basato sull’esplosione dell’IoT: case connesse, dispositivi indossabili, sensori industriali e tutta una serie di oggetti collegati in rete che generano enormi volumi di dati che necessitano di un’elaborazione rapida e, quindi, in locale.
Le aziende europee detengono posizioni forti nei settori industriale e commerciale, tra cui sistemi aziendali, manifattura, sistemi energetici intelligenti, elettrodomestici, mobilità, agricoltura e tecnologie verdi. Questi settori stanno passando a sistemi software-defined che consentono di programmare e aggiornare le funzionalità a distanza. Un sistema operativo standard gestisce l’hardware in un singolo dispositivo e nasconde la complessità tecnica ai programmatori. Il MetaOs è il sistema operativo su cui poggia la transizione a un mondo di dispositivi connessi e definito dal software, permettendo di gestire la complessità della IoT intelligente.
L’importanza strategica del MetaOs
Il report sottolinea che l’approccio MetaOs può costituire una base tecnologica per la prossima generazione di sistemi intelligenti (smart energy, produzione, mobilità connessa, agricoltura di precisione) e promuove la competitività europea, la sovranità grazie a uno stack tecnologico sovrano e la capacità di innovazione negli ecosistemi digitali avanzati.








