L’Italia si prende la scena nel business delle infrastrutture più invisibili e strategiche del digitale: i cavi sottomarini. Prysmian e Fincantieri hanno annunciato la creazione di una joint venture per acquisire Xtera, società angloamericana specializzata in sistemi chiavi in mano per telecomunicazioni subacquee. L’operazione, dal valore di 65 milioni di dollari, prevede una quota dell’80% per Prysmian e del 20% per Fincantieri, con chiusura attesa nel primo trimestre 2026.
“Grazie all’acquisizione di Xtera – afferma Raul Gil, Evp Transmission di Prysmian – abbiamo eseguito un passo avanti significativo nel settore delle telecomunicazioni sottomarine, che sta registrando una crescita accelerata trainata dall’intelligenza artificiale. Per completare la nostra offerta in qualità di leader nel mercato dei cavi sottomarini per l’energia, saremo ora ancora più competitivi nel garantire collegamenti telecom regionali e a lunga distanza su scala globale. La sicurezza rappresenta un elemento distintivo per i nostri clienti e, anche grazie a questa partnership con Fincantieri, saremo in grado di offrire al mercato soluzioni uniche e tecnologicamente avanzate, secondo un modello one-stop shop”.
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Un mercato che corre sull’onda dell’AI
Dietro questa mossa c’è un trend chiaro: la domanda di capacità internazionale esplode con l’intelligenza artificiale e la proliferazione dei data center. Gli hyperscaler – da Google a Meta, da Microsoft ad Amazon – investono miliardi in nuove dorsali per collegare campus digitali su più continenti. Senza cavi sottomarini, l’AI resta ferma: è la connettività a garantire throughput e ridondanza per modelli sempre più affamati di dati.
Secondo stime di settore, il mercato globale dei cavi sottomarini crescerà a doppia cifra fino al 2030, con investimenti cumulati oltre i 13 miliardi di dollari nel triennio 2025-2027. In questo scenario, la JV italiana punta a intercettare una domanda strutturale, non ciclica.
Xtera, il tassello che mancava
Xtera è uno dei soli cinque operatori al mondo capaci di progettare e realizzare reti subacquee su scala globale. Con sede a Londra e negli Stati Uniti, vanta tecnologia proprietaria sui ripetitori ottici e un track record di progetti regionali e long-haul. Ricavi intorno ai 130 milioni di euro e un team di 60 persone ne fanno un player agile e innovativo, ideale per completare la catena del valore di Prysmian.
“Questo investimento rappresenta un importante traguardo nel percorso di Xtera – sottolinea Keith Henderson, ceo di Xtera – volto a rafforzare ulteriormente la nostra posizione competitiva nei sistemi di telecomunicazione sottomarina. Siamo entusiasti di collaborare con Prysmian e Fincantieri per offrire un’ancora più ampia integrazione lungo l’intera catena del valore agli operatori telecom e private owner di sistemi sottomarini”.
Dal power al telecom: la strategia Prysmian
Per Prysmian, leader mondiale nei cavi per energia, l’ingresso nel telecom sottomarino non è una diversificazione improvvisata. Il gruppo porta in dote lo stabilimento di Nordenham, una flotta di navi posacavi e soluzioni di monitoraggio acustico e termico. Competenze nate nel power che ora si estendono alle reti ottiche, in un modello integrato che riduce rischi e tempi per gli operatori.
Sicurezza, la carta di Fincantieri
Se la capacità è il primo driver, la sicurezza è il secondo. Gli incidenti nel Baltico e nel Mar Rosso hanno mostrato quanto siano vulnerabili le dorsali subacquee. Fincantieri, forte di una tradizione nella cantieristica avanzata, porta nella JV il know-how su sistemi unmanned, droni subacquei e piattaforme di sorveglianza.
“Questa operazione rappresenta un passo significativo nell’attuazione della nostra visione industriale – evidenzia Pierroberto Folgiero, ceo di Fincantieri – che individua il settore sottomarino come uno dei pilastri strategici del Gruppo, oggi e in futuro. Coprendo ogni ambito di questo settore, anche attraverso partnership con aziende leader come Prysmian, rafforziamo la nostra capacità di anticipare le sfide globali e di guidare l’innovazione lungo l’intera catena del valore. In un mondo in cui le infrastrutture sottomarine sono sempre più fondamentali, Fincantieri punta a essere un leader e un punto di riferimento nello sviluppo di soluzioni integrate e sostenibili”.
Un “one-stop shop” per telco e hyperscaler
Il modello annunciato è chiaro: progettazione, produzione, posa, monitoraggio e sicurezza in un’unica filiera. Per gli operatori telco e gli Ott significa meno frammentazione, più accountability e tempi certi. In un mercato dove l’esecuzione vale più del prezzo, la JV italiana si candida a posizionarsi accanto a colossi come Asn, SubCom e Nec.












