LA VERTENZA

Micron, al via gli scioperi contro i 420 licenziamenti

Proclamate 16 ore di agitazione da domani, con presidii davanti agli stabilimenti di Agrate e Vimercate. I sindacati: “Inaccettabile che l’azienda annunci esuberi mentre registra ottimi risultati finanziari: atto di pirateria contro chi ha fatto il successo della società. Anticipare gli investimenti previsti per il 2017 per mantenere competitività”

Pubblicato il 22 Gen 2014

Micron, al via gli scioperi contro i 420 licenziamenti

Sedici ore di sciopero, domani e dopodomani, per i lavoratori di Micron, con presidi davanti alle sedi di Vimercate e Agrate Brianza. E venerdì incroceranno le braccia per otto ore, in segno di solidarietà, anche i dipendenti di StMicroelectronics di Agrate e Cornaredo.

“Diciamo con forza di no ai licenziamenti da parte di Micron – affermano i sindacati – e ribadiamo che è inaccettabile il piano di esuberi presentato in occasione dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico. Dopo l’annuncio e nonostante le pressioni fatte dal ministero per posticipare l’apertura della procedura di mobilità, la direzione aziendale ha rifiutato categoricamente la mediazione, ribadendo la propria volontà, e martedì scorso l’azienda ha aperto formalmente la procedura di mobilità per 419 persone, di cui 223 relative al sito di Agrate e Vimercate su un organico complessivo, esclusi i dirigenti, di 1.028 persone in Italia, di cui 476 ad Agrate e Vimercate”.

“Siamo in presenza di eccellenze lavorative da tutelare – affermano le organizzazioni sindacali respingendo il piano dell’azienda – che hanno rappresentato il successo della società stessa in Italia e nel mondo”.

“La scelta della Micron è ancora più deplorevole visti gli ottimi risultati finanziari che questa sta realizzando già dal 2013. Riteniamo un vero e proprio atto di pirateria – attaccano – il comportamento della multinazionale che acquista una sua competitrice, la spoglia di brevetti e del portafoglio clienti e dismette tutto in soli tre anni, scaricando sulle spalle delle lavoratrici, dei lavoratori e della comunità, il peso sociale di tali scelte scellerate”.

“Scioperiamo – spiegano in una nota Fim, Fiom Monza e Brianza, Rsu Micron ed Stm – per la difesa dell’occupazione e delle prospettive industriali del sito di Agrate e di Vimercate perché consideriamo ingiusta la decisione di Micron di ridimensionare le sue attività in Italia dopo aver portato via le conoscenze ed i prodotti che qui si sono fatti. Serve che l’investimento a 12 pollici in St, già in forte dubbio per il 2017 sia invece anticipato per mantenere la competitività del sito”.

“La dirigenza di St e il Governo devono assumersi tutte le responsabilità per aver abbandonato il progetto Numonyx e gli investimenti ad esso legati – concludono i sindacati – E’ indegno l’atteggiamento rapace con cui Micron sta gestendo il suo rapporto coi dipendenti italiani e aggravato dalla sprezzante superbia con cui ritiene di poter realizzare i suoi progetti incurante dei lavoratori e delle lavoratrici, delle organizzazioni sindacali che li rappresentano e delle istituzioni”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x