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Startup innovative, 3mila nuovi posti entro fine 2015

Si tratta di posizioni altamente specializzate, aperte a ingegneri e laureati in materie scientifiche ed economia. Dall’investment compact in discussione al Senato nuove semplificazioni in vista

Pubblicato il 16 Mar 2015

Startup innovative, 3mila nuovi posti entro fine 2015

Le startup innovative sono pronte a contribuire all’uscita dell’Italia dalla crisi con tremila nuove assunzioni entro la fine del 2015. Posizioni riservate a figure altamente specializzate, in prevalenza ingegneri, laureati in materie scientifiche e in economia. A dare il quadro della situazione è il Sole24ore, che riporta come anche le modifiche in discussione in Senato per la legge di conversione dell’investment compact (da approvare entro il 25 marzo) siano orientate a semplificare ulteriormente il settore.

Le startup innovative “nascono” per la legge nel 2012, e a loro è riservata una sezione ad hoc del registro delle imprese: tra i requisiti c’è quello di essere società cooperative italiane o società europee con sede fiscale in Italia, e individuare come propria missione lo sviluppo, produzione e business di prodotti o servizi Hi-tech innovativi”. In cambio ottengono agevolazioni fiscali e burocratiche, oltre che la possibilità di stipulare con i propri dipendenti contratti a termine per 48 mesi di durata, e non 36 come prevede la legge.

Secondo Unioncamere da Trento a Napoli, da Cagliari a Padova, a oggi le startup innovative sono circa 3.500 e aumentano esponenzialmente: a fine febbraio erano 470 a Milano, 270 a Roma, 174 a Torino, ma diffuse anche nelle province più piccole, come Trento, o con maggiori problemi di sviluppo, come Napoli, dove ce ne sono 96. “Le startup innovative – spiega al quotidiano Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, presentano indici di crescita a due cifre e interessanti prospettive anche dal punto di vista della creazione di posti di lavoro. E sono anche un importante sostegno all’imprenditorialità giovanile: il 26% del totale ha una compagine prevalentemente di under 35, quattro volte tanto rispetto al totale delle imprese”.

Quando guardano al futuro, queste nuove piccole aziende pensano ad allargarsi e a crescere: Secondo le ultime rilevazioni Swg per l’anno in corso le posizioni aperte sarebbero tra le 2.500 e le 3mila, tutte destinate a figure altamente specializzate: laureati in ingegneria, in materie economiche e scientifiche: una caccia la tesoro che per il 60% del campione Swg sarà difficile da concludere con successo. Quanto alle necessità di finanziamenti per investire in sviluppo, delle startup prese in considerazione dallo studio l’88% ha in programma di investire: il 31% pensa che per farlo chiederà aiuto alle banche, mentre il 33% conta sull’intervento di fondi pubblici e il 27% vorrebbe rivolgersi a business angelo o venture capital.

Quanto alle novità previste dall’investment compact, si potrà ottenere lo status di “startup innovativa” anche con 5 anni di vita alle spalle (e non più 4 come in precedenza), e per la costituzione della società non servirà più il notaio ma basterà la firma elettronica.

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