FREQUENZE

Spettro condiviso, a Roma via al progetto pilota del Mise

Basata sull’approccio Licensed Shared Access l’iniziativa coinvolge la Fondazione Bordoni e una serie di partner industriali. In campo un sistema basato su Lte nella banda di frequenze 2.3-2.4 GHz

Pubblicato il 02 Lug 2015

Spettro condiviso, a Roma via al progetto pilota del Mise

Prenderà il via a Roma il progetto pilota per la sperimentazione dell’uso condiviso dello spettro basato sull’approccio Licensed Shared Access (LSA) che consente l’uso condiviso e dinamico dello spettro per migliorarne l’uso. Il progetto, a firma del Ministero dello Sviluppo Economico, nasce dalla proposta di collaborazione del Joint Research Centre, il servizio scientifico della Commissione Europea e ed è stata avviata anche per il perseguimento degli obiettivi fissati dal Radio Spectrum Policy Programme, pilastro fondamentale dell’Agenda digitale europea.

Il “test” vedrà in campo la Fondazione Ugo Bordoni e coinvolgerà nel ruolo di partner industriali per l’Italia Nokia Networks, PosteMobile, Qualcomm Technologies Italia. Coinvolte anche aziende di altri Paesi europei: Cumucore e Fairspectrum, per la Finlandia e Red Technologies per la Francia.

In dettaglio, la sperimentazione avrà luogo in uno scenario prevalentemente indoor e prevede il dispiegamento di un sistema radio basato su tecnologia Lte nelle frequenze della banda 2.3-2.4 GHz. Per questa banda è, infatti, in fase di ultimazione il quadro regolamentare europeo per l’uso armonizzato delle frequenze da parte di sistemi di comunicazione elettronica, che include anche l’approccio condiviso basato sull’approccio Lsa.

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