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Google-Mediaset fanno pace: accordo sui video

L’arrivo di Netflix scalda il mercato audiovisivo: dopo otto anni di contenzioso firmata l’intesa che regola la presenza di contenuti dell’emittente su Youtube e GooglePlay. “Nuove prospettive nei rapporti fra i due player”

Pubblicato il 21 Ott 2015

Google-Mediaset fanno pace: accordo sui video

L’arrivo di Netflix, previsto per domani, scalda il mercato digitale dell’audiovisivo. Mentre la Rai sta lavorando a una propria piattaforma di contenuti arriva la notizia che il gruppo Mediaset e Google hanno firmato un accordo di collaborazione. L’intesa, si legge in una nota che la definisce “significativa”, apre nuove prospettive nei rapporti tra i due player e pone contemporaneamente fine a quasi otto anni di contenziosi.

Grazie all’accordo sarà sviluppata la presenza digitale dei contenuti Mediaset su Youtube e GooglePlay. Si avvia inoltre una strategia congiunta per la protezione dei contenuti in ordine alla massima tutela del copyright dell’editore.

Infine, nella nota si sottolinea come “Google/YouTube e il gruppo Mediaset si danno reciprocamente atto dello spirito positivo con cui si e’ giunti a una collaborazione proficua e soddisfacente per il futuro delle due società.

Per Google e Mediaset si prefigura così la prima “pace” dopo una causa iniziata nel 2008 con cui Mediaset chiedeva a Google 800 milioni di euro per avere caricato sulla controllata Youtube 65mila video di produzione delle tv di Cologno Monzese.

Mediaset, in particolare, contestava a Youtube e alla casa madre Google di aver guadagnato ingiustamente (grazie alla pubblicità) lasciando che gli utenti caricassero e vedessero su Youtube circa 65mila video di propria produzione. Per questo, Mediaset chiedeva un risarcimento di 500 milioni di euro oltre a 100 milioni per ogni anno per complessivi 800 milioni. Dopo anni di litigi è arrivato dunque un accordo, annunciato oggi, che “mira allo sviluppo della presenza digitale dei contenuti Mediaset attraverso una partnership con YouTube e con Google Play”. Inoltre, “si avvia una strategia congiunta per la protezione dei contenuti in ordine alla massima tutela del copyright dell’editore”.

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