ITALIAN DIGITAL DAY

Viola: “Cosa manca per fare l’Italia digitale? Il fare”

Banda larga e trasformazione della PA i due pilastri della sfida secondo il direttore della DG Connect della Commissione Ue. “L’Europa supporterà il Paese con fondi e iniziative legislative”

Pubblicato il 21 Nov 2015

Viola: “Cosa manca per fare l’Italia digitale? Il fare”

“L’Italia è un grande paese, è la seconda potenza industriale europea. Perché in retrocessione? Forse venduti troppi sogni, forse la politica poteva fare di più, forse potrebbero esserci più frequenze per mobile e wifi”. Parla così Roberto Viola, direttore della DG Conncet della Commissione Ue dal palco dell’Italian Digital Day di Venaria Reale. “Ora abbiamo un progetto serio sulla banda larga, innovativo e intelligente che stiamo discutendo con i tecnici italiani su come approvare e supportare. E la PA ha finalmente una visione integrata. Dal 2018 ci sarà l’obbligo di identità elettronica, un punto di accesso per la PA e non solo”.

SEcondo Viola la “trasformazione della PA e la banda larga sono i due pilastri che l’Europa vuole supportare”. Importante anche la trasformazione della scuola, “e bisogna cambiare il mercato lavoro”. Nel 2020 – sottolinea Viola – ci saranno circa un milione di posti disponibili nell’informatica e non ci saranno giovani con curriculum necessari. “Il lavoro per i giovani c’è in questo campo”. Cosa manca dunque? “Manca il fare. Da qui parte il percorso in cui l’Europa vuole supportare l’Italia con fondi e iniziative legislative”

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