IL CASO

InnovaPuglia nel caos: i lavoratori proclamano lo sciopero

La in house Ict è senza cda dallo scorso novembre. Fiom, Fim e Uilm: “Situazione non più sostenibile. La Regione intervenga”. Proclamata la mobilitazione per il 26 marzo

Pubblicato il 24 Mar 2021

F. Me

innovapuglia

Si mobilitano i lavoratori di InnovaPuglia: l’assemblea dei lavoratori e le segreterie Fim, Fiom e Uilm di Bari denunciano a gran voce che la situazione di incertezza e di non governo della società non è più sostenibile. E annunciano un presidio davanti alla sede aziendale durante l’assemblea dei soci del 25 marzo e uno sciopero per il 26 marzo.

La in house Ict della Regione Puglia vive un momento di incertezza legato soprattutto all’assenza di vertici aziendali: l’11 novembre 2020, dopo le dimissioni del presidente Tiani e di Maraschio, nominato assessore regionale, decadeva il cda.

“Da allora, abbiamo più volte denunciato l’insostenibilità della situazione e chiesto con forza che fossero nominati un presidente e un Cda autorevole, in grado di orientare l’azione della società in un momento in cui il ruolo di InnovaPuglia diviene centrale quale acceleratore di sviluppo del territorio, basato sulla progettazione strategica della Puglia Digitale – spiega una nota sindacale – InnovaPuglia, per l’ennesima volta, si è dimostrata essere una in-house strategica ed efficace che nei tempi stretti che la pandemia imponeva è riuscita a fornire alla Regione Puglia gli strumenti digitali necessari ad affrontare le sfide in corso nell’ultimo anno”.

“L’emergenza Covid-19 ha infatti reso ancor più evidente quanto la trasformazione digitale abbia un ruolo centrale in una società in cui è necessario fornire servizi pubblici efficienti, minimizzando gli spostamenti fisici, ma garantendone l’accesso a tutti – proseguono – Le piattaforme digitali che InnovaPuglia ha fornito al socio Regione negli ultimi 10 anni hanno consentito a lavoratori, funzionari e dirigenti della Regione Puglia, in particolare dal lock-down di marzo 2020, di continuare a lavorare in smart working, facendo in modo che i servizi rivolti a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni pugliesi non subissero alcuna interruzione”.

Progetti frutto di un lavoro avviato più di 10 anni quando la Regione ha iniziato a delineare il percorso di digitalzzazione dei servizi. Percorso che la pandemia ga contribuito ad accelerare.

“In questo scenario, i lavoratori di InnovaPuglia intravedono grosse opportunità di rilancio della società che trovano il loro naturale spazio anche negli enormi sforzi economici sulla digitalizzazione che il nostro paese si accinge a fare attraverso lo strumento europeo denominato Next Generation EU – dicono Fiom, Fim e Uil – Ma tutto ciò potrebbe essere vanificato a causa del perdurare dell’assenza di un organo di governo da oltre 4 mesi. Il futuro della Puglia digitale deve essere disegnato oggi e InnovaPuglia deve avere un ruolo centrale in questo disegno, perché può e deve essere il garante pubblico della semplificazione e dell’ammodernamento, nell’interesse della collettività. Per cogliere queste opportunità è necessario non solo avere la piena operatività attraverso la nomina di un organo amministrativo mancante, ma che esso sia autorevole e competente in grado di costruire una visione di futuro per il nostro ente per il rilancio della digitalizzazione della nostra regione”.

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