In Italia le piccole e medie imprese adotta un approccio pragmatico verso l’emergenza cybercrime: più di tre su quattro, infatti, per l’esattezza il 78%, affermano di essere fiduciose rispetto alla propria capacità di affrontare i rischi informatici, mentre il rimanente 22% ha ben chiaro di dover migliorare la propria resilienza nel campo della cybersecurity. Tra le aziende, intanto, si fa strada la consapevolezza di mettere in campo, tra gli strumenti di difesa, anche la protezione assicurativa.
LO SCENARIO
Cybercrime, le pmi italiane in allarme: scatta il ricorso alle polizze assicurative
Il 68% delle aziende prevede di subire un attacco informatico nel 2025 e si sale al 74% se si considerano anche altre criticità come truffe, hackeraggi, ransomware e blocchi di attività. Il 41% delle piccole e medie imprese ha già sottoscritto una copertura e il 34% di quelle che ancora non ne dispone sta valutando di passare all’azione in tempi brevi. Il report di Qbe Insurance

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