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Cybersecurity: AI, zero-trust e accessibilità guidano la nuova era



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Queste tre innovazioni cambieranno la protezione dei dati e il modo in cui aziende e utenti affrontano le minacce digitali. Il punto a Telco per l’Italia il 3 dicembre

Pubblicato il 12 nov 2025



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La Cybersecurity entra in una fase di trasformazione radicale. L’innovazione tecnologica non è più solo un supporto, ma diventa il cuore delle strategie di protezione dei dati. Secondo un’analisi di Cloud Computing News, tre direttrici guideranno la nuova era della sicurezza digitale: intelligenza artificiale, architetture zero-trust e accessibilità delle risorse di sicurezza. Un cambiamento che impatta imprese, istituzioni e utenti, ridefinendo il concetto stesso di fiducia online.

AI per una cybersecurity predittiva

L’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare la cybersecurity. La capacità di elaborare enormi volumi di dati e individuare pattern anomali consente di passare da una difesa reattiva a una protezione predittiva. Algoritmi di machine learning e modelli comportamentali permettono di anticipare gli attacchi, riducendo il tempo di risposta e migliorando la resilienza dei sistemi.

Secondo gli esperti, l’AI sarà centrale nella gestione automatizzata delle vulnerabilità: patching immediato, quarantena delle minacce e analisi forense in tempo reale. Organizzazioni come la Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (Cisa) stanno già sperimentando soluzioni basate su AI per il rilevamento di malware e la protezione delle infrastrutture critiche. Questo scenario apre nuove sfide: la formazione di professionisti capaci di sviluppare e governare agenti intelligenti diventa prioritaria.

Zero-trust, il nuovo paradigma

Il secondo pilastro è il modello zero-trust, fondato sul principio “never trust, always verify”. In un contesto di lavoro remoto e cloud distribuito, la sicurezza perimetrale non è più sufficiente. Ogni accesso deve essere verificato continuamente, con controlli su identità, dispositivo e comportamento. Anche dopo l’autenticazione, il monitoraggio resta attivo, grazie a tecniche di autenticazione multifattoriale e analisi comportamentale.

Il paradigma zero-trust non riguarda solo le grandi aziende. Soluzioni consumer, come i wallet hardware per criptovalute, applicano lo stesso principio mantenendo le chiavi private offline. Questo approccio segna il passaggio da una sicurezza statica a una protezione dinamica, capace di adattarsi alle minacce in tempo reale.

Accessibilità e inclusione nella sicurezza digitale

Il terzo asse strategico è la democratizzazione della cybersecurity. Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 le password potrebbero scomparire, sostituite da sistemi biometrici e autenticazioni invisibili. Ma il progresso tecnologico rischia di accentuare il divario tra chi ha accesso a strumenti avanzati e chi ne resta escluso. Per questo, iniziative di alfabetizzazione digitale e programmi di formazione inclusiva saranno cruciali.

Accessibilità significa anche progettare soluzioni che tengano conto delle diverse abilità degli utenti. Eliminare barriere come Captcha non leggibili dai lettori di schermo e offrire opzioni di autenticazione alternative è un passo verso una sicurezza più equa. In un mondo dove il digital divide è ancora una sfida aperta, rendere la protezione dei dati universale è una priorità strategica.

Un ecosistema in evoluzione

Con una media di oltre sette ore al giorno trascorse online dagli utenti e una crescente dipendenza delle imprese da servizi digitali, la necessità di soluzioni di cybersecurity avanzate è più pressante che mai. L’innovazione non è solo una risposta alle minacce, ma un fattore abilitante per la fiducia digitale. AI, zero-trust e accessibilità non sono trend isolati: insieme delineano un ecosistema resiliente, capace di affrontare rischi in modo proattivo e di garantire continuità operativa.

Il futuro della cybersecurity sarà caratterizzato da un equilibrio tra tecnologia e cultura: strumenti intelligenti, architetture robuste e una consapevolezza diffusa che la sicurezza non è un lusso, ma un diritto universale.

AI, cybesecurity e servizi a Telco per l’Italia

Il 3 dicembre a Telco per l’Italia focus sulla AI come enabler di servizi avanzati di cybersecurity. L’agenda e il form di iscrizione qui

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