Si rafforza l’impegno dell’Unione europea per la creazione di un’intelligenza artificiale sovrana. Ieri infatti la Commissione di Bruxelles, la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti hanno firmato un protocollo d’intesa sulle Gigafactory dedicate per l’appunto all’AI.
Lo scopo dichiarato di questo protocollo d’intesa è quello di definire un quadro per una migliore cooperazione tra i partecipanti, nell’ottica di “trasformare l’Europa in un continente leader nel campo dell’AI”, si legge in una nota.
Le AI Factory saranno collegate in rete tra loro e connesse ad altre importanti iniziative di supporto all’intelligenza artificiale, come le strutture di test e sperimentazione, che offrono risorse dedicate per testare soluzioni di AI, e la rete dei centri europei di innovazione digitale.
Nel periodo 2021-2027, gli investimenti complessivi della Commissione, degli Stati membri e dei paesi associati nelle infrastrutture di supercalcolo e nelle AI Factory nell’Ue dovrebbero raggiungere i 10 miliardi di euro attraverso l’EuroHpc Ju.
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Il ruolo della Banca europea per gli investimenti
Fatto salvo il rispetto dei requisiti finanziari e relativi ai progetti chiave della Banca europea per gli investimenti e su richiesta, l’istituto intende sostenere la Commissione nella valutazione delle proposte pertinenti presentate nell’ambito dell’invito informale a manifestare interesse.
La Bei fornirà inoltre consulenza progettuale a un numero selezionato di potenziali consorzi di gigafabbriche di AI che hanno presentato la loro candidatura nell’ambito dell’invito informale a manifestare interesse e hanno espressamente richiesto alla Bei di fornire servizi di consulenza.
La Bei sosterrà infine la Commissione europea nella valutazione dei singoli progetti di gigafabbriche di AI in vista di un potenziale finanziamento.
La strategia europea
Il piano fa seguito all’avvio di una strategia annunciata in occasione del vertice sull’azione per l’AI tenutosi a Parigi dal 6 all’11 febbraio 2025. Fu lì che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen svelò InvestAI, un’iniziativa che comprende un nuovo strumento di finanziamento di 20 miliardi di euro per la realizzazione di quattro o cinque Gigafactory, sottolineando l’importanza di questa grande infrastruttura per consentire lo sviluppo aperto e collaborativo dei modelli di AI più complessi e per aumentare la competitività dell’Europa rispetto a questa tecnologia.
A complemento di questo annuncio, la presidente della Banca europea per gli investimenti, Nadia Calviño, aveva dichiarato che, insieme alla Commissione, il gruppo Bei avrebbe intensificato il sostegno all’AI, motore fondamentale dell’innovazione e della produttività in Europa.
C’è da dire che la Commissione aveva già identificato la creazione delle AI Factory come una priorità strategica nel pacchetto di innovazione sull’intelligenza artificiale del 2024. Entro il 2025-2026, dovrebbero essere operative almeno 15 fabbriche di AI, consentendo la creazione di un ecosistema paneuropeo e promuovendo una crescita fondata anche sull’accesso alle startup e alle pmi che operano nel settore. In questo contesto, saranno acquistati e distribuiti in tutta l’Ue almeno nove nuovi supercomputer ottimizzati per l’AI.
I vantaggi per le Telco: le opportunità sprigionate dall’AI
Per il settore delle telecomunicazioni, come per molti altri comparti industriali, le AI Gigafactory rappresentano una straordinaria opportunità di crescita. Gli operatori Tlc saranno innanzitutto chiamati a fornire infrastrutture di rete all’avanguardia, ma diverranno anche protagonisti nella gestione e nel supporto delle operazioni quotidiane di questi centri di calcolo e storage.
La creazione di network ad alta capacità, in grado di supportare il flusso massivo di dati, sarà una sfida fondamentale che le aziende del settore si troveranno ad affrontare.
L’infrastruttura tecnologica necessaria per supportare l’intelligenza artificiale di nuova generazione, d’altra parte, è complessa e altamente specializzata. In questo senso, telco giocheranno un ruolo fondamentale nel garantire che i dati vengano trasmessi in tempo reale, senza interruzioni, e che i centri di calcolo possano operare con la massima efficienza.
Gli operatori si trovano così di fronte a una duplice sfida: sviluppare reti sempre più potenti e intelligenti e garantire che queste siano sufficientemente sicure da supportare applicazioni sensibili legate all’AI.
Ma la contropartita è estremamente interessante: le prospettive di crescita potrebbero estendersi anche alla creazione di nuove applicazioni a valore aggiunto, sfruttando appieno le capacità delle reti a banda ultralarga, il che rappresenta una naturale estensione dell’attività tradizionale delle telco.