LA SENTENZA

Apple batte Bruxelles: annullati i rimborsi da 13 miliardi in Irlanda

Cassata dal tribunale Ue la decisione della Commissione europea sul tax ruling di Dublino a favore dell’azienda di Cupertino: “Non dimostrato in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale”. La commissaria Vestager: “Tutti devono pagare la giusta quota di tasse”

Pubblicato il 15 Lug 2020

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La Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107”. Questa la motivazione della sentenza con cui il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione Ue sui tax ruling irlandesi a favore di Apple.

Vittoria, dunque, per Apple nella battaglia giudiziaria sui presunti vantaggi fiscali ottenuti dal governo irlandese per una cifra record di 13 miliardi di dollari, che l’antitrust di Bruxelles chiedeva al colosso tecnologico di rimborsare al governo di Dublino. Secondo la Commissione, infatti, Apple aveva ricondotto in Irlanda, per godere di un regime fiscale favorevole, l’insieme dei ricavi realizzati in Europa, Africa, Medio Oriente e India, grazie a un accordo con le autorità di Berlino.
Ma ora la sentenza della Corte Ue cambia le carte in tavola. Secondo quanto stabilito dai giudici, i benefit fiscali non sono considerabili come aiuti di Stato illeciti: una decisione che potrà essere impugnata, ma che intanto segna un’importante vittoria per l’azienda statunitense.

“La Commissione Europea sostiene pienamente l’obiettivo che tutte le imprese devono pagare la loro giusta quota di tasse – commenta la commissaria alla Concorrenza – La sentenza ora verrà analizzata e verranno valutati con i servizi giuridici eventuali passi ulteriori”.

Per Vestager “se gli Stati membri danno ad alcune multinazionali vantaggi fiscali che non sono disponibili per i loro concorrenti, questo danneggia la concorrenza leale nell’Ue. E priva anche le casse pubbliche e i cittadini di fondi per investimenti dei quali c’è un grande bisogno, un bisogno che è ancora più acuto in tempi di crisi”.

Nel 2018 il governo irlandese aveva ottenuto il risarcimento di 13 miliardi destinati proprio a compensare i vantaggi fiscali giudicati illegali dalla Commissione Ue e definiti come “aiuto di Stato”. Ora, invece, per la Commissione si tratta di una clamorosa sconfitta. In risposta alla sentenza del tribunale, il governo irlandese ha affermato che è sempre stato chiaro “che non era previsto un trattamento speciale per le due società Apple” e che “l’ammontare corretto dell’imposta irlandese è stato addebitato in linea con le normali norme fiscali irlandesi”.

La Commissione europea ha dichiarato in una dichiarazione che “continuerà a esaminare le misure di pianificazione fiscale aggressiva ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue per valutare se si traducono in aiuti di Stato illegali”. Ha aggiunto che “studierà attentamente il giudizio e rifletterà sui possibili passi successivi”.

Un portavoce di Apple ha infine dichiarato a Cnbc: “Ringraziamo il Tribunale per il tempo e la considerazione dei fatti. Siamo lieti che abbiano annullato il caso della Commissione “. Le notizie di Apple hanno registrato un rialzo del 2% circa nel commercio al dettaglio.

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