cambio al vertice

Apple rilancia sull’AI: Subramanya prende il posto di Giannandrea



Indirizzo copiato

Il responsabile del team di intelligenza artificiale di Cupertino lascia l’incarico al super esperto che proviene da Microsoft e Google. L’obiettivo della riorganizzazione? Accelerare l’integrazione della tecnologia nei prodotti consumer, un punto considerato cruciale per l’evoluzione del gruppo

Pubblicato il 2 dic 2025



Apple rilancia sull’AI: Subramanya prende il posto di Giannandrea

John Giannandrea, il responsabile del team di intelligenza artificiale di Apple, lascerà il proprio incarico. La ragione di questo importante cambio di leadership andrebbe addotta al ritardo accumulato nell’integrazione dell’AI generativa nei prodotti di Cupertino.

La rincorsa di Apple sul fronte dell’AI

Apple del resto è sotto pressione nella corsa all’intelligenza artificiale, e al momento rischia di rimanere indietro rispetto a competitor come Google, Microsoft, OpenAI, che offrono modelli sempre più sofisticati. All’inizio dell’anno, l’azienda californiana aveva per esempio annullato il rilascio della nuova versione di assistente vocale, Siri, rinviandone il lancio al 2026.

Lo stesso Tim Cook ha dichiarato che l’AI è “al centro della strategia di Apple” e che toccherà al successore di Giannandrea, Amar Subramanya, apportare la sua “straordinaria competenza” nel settore in qualità di vice president della divisione di intelligenza artificiale

Il manager uscente, arrivato in Apple nel 2018, ha avuto un ruolo decisivo nel definire la strategia dell’azienda nel campo dell’AI. Ora si limiterà a fare attività di consulenza fino al pensionamento previsto per l’inizio del 2026. “Siamo grati per il ruolo che John ha svolto nello sviluppo dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Cook.

Il profilo di Amar Subramanya

Subramanya porta con sé una lunga esperienza: è stato corporate vice president of AI per Microsoft e, prima ancora, per 16 anni in Google, dove era responsabile dell’ingegneria per il Gemini Assistant prima di lasciare l’azienda. Il suo profilo combina competenze scientifiche e capacità di integrare l’AI nei prodotti consumer, un punto considerato cruciale per le prossime evoluzioni di Apple Intelligence.

Amar Subramanya riporterà direttamente a Craig Federighi, vice president senior del reparto ingegneria del software di Apple. Subramanya guiderà quindi settori chiave come gli Apple Foundation Models, la ricerca in machine learning e le attività legate a AI Safety ed Evaluation. Le restanti funzioni sotto la responsabilità di Giannandrea saranno riallocate sotto Sabih Khan ed Eddy Cue, per un allineamento più coerente con le rispettive strutture operative.

Federighi, d’altra parte, già responsabile della nuova versione personalizzata di Siri in arrivo nel 2025, avrà un ruolo ampliato nel coordinare lo sviluppo dell’AI di Cupertino. Secondo Apple, questa riorganizzazione servirà ad accelerare lo sviluppo di tecnologie di nuova generazione e a consolidare l’impegno dell’azienda nel creare esperienze intelligenti, sicure e profondamente personalizzate.

L’imperativo di Tim Cook

Quella dell’intelligenza artificiale è una partita cruciale per Apple. Lo scorso agosto lo stesso Tim Cook ha incontrato tutto il personale, in occasione di uno dei rari eventi per i dipendenti a livello globale organizzati dal colosso californiano, per tenere un discorso motivazionale durato un’ora, che ha per l’appunto segnato un punto di svolta nella strategia AI dell’azienda.

“Apple deve farlo. Apple lo farà. È nostra da conquistare”, ha detto, secondo Bloomberg, Cook, che ha descritto l’intelligenza artificiale come una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche, paragonandola all’avvento di internet, smartphone, cloud e app.

Il nodo centrale della strategia di Cook è Siri. Lo storico assistente vocale sarà completamente ricostruito su una nuova architettura basata sui large language models, abbandonando il modello ibrido finora utilizzato.

L’accelerazione passa anche dall’hardware. Apple sta sviluppando un chip dedicato al cloud computing per l’intelligenza artificiale, nome in codice Baltra, e ha avviato la costruzione di un nuovo impianto per server AI a Houston. È un cambiamento rilevante: non solo il software, ma anche l’infrastruttura sarà interamente progettata in casa, confermando il modello integrato che ha reso Apple leader nel settore.

La divisione chip guidata da Johny Srouji è oggi uno degli asset strategici dell’azienda. Cook ha sottolineato che il 40% dei 12mila nuovi assunti dell’ultimo anno lavora in R&D, proprio a testimonianza di quanto l’azienda stia puntando sull’innovazione.

Articoli correlati