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Calcolo quantistico, via alla strategia Ue per la leadership entro il 2030. Quale impatto sulle Tlc?



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La Commissione di Bruxelles ha lanciato l’iniziativa Quantum Europe, che punta a promuovere una filiera resiliente e sovrana in grado di alimentare la crescita delle startup. Focus su cinque aree: ricerca e innovazione, infrastrutture, rafforzamento dell’ecosistema, tecnologie spaziali e a duplice uso e competenze. Ecco come le telco potranno sfruttare la tecnologia

Pubblicato il 3 lug 2025



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L’obiettivo è quello di rendere l’Europa leader mondiale nel settore quantistico entro il 2030. Gli strumenti sono quelli di una strategia ad hoc, denominata Quantum Europe, presentata ieri dalla Commissione europea, che con la nuova roadmap intende promuovere “un ecosistema quantistico resiliente e sovrano che alimenterà la crescita delle startup e trasformerà questa scienza rivoluzionaria in applicazioni pronte per il mercato, mantenendo al tempo stesso la leadership scientifica dell’Europa”. Con vantaggi tangibili anche per il comparto delle telecomunicazioni.

Gli obiettivi di Quantum Europe

Più nello specifico, la strategia Quantum Europe mira ad aumentare la quota di finanziamenti privati globali che le aziende europee del settore quantistico ricevono, attualmente intorno al 5%, per stimolare la crescita di startup e scaleup europee e promuovere l’adozione di soluzioni quantistiche europee da parte delle industrie europee. Il tutto concentrandosi su cinque aree: ricerca e innovazione, infrastrutture quantistiche, rafforzamento dell’ecosistema, tecnologie spaziali e a duplice uso e competenze quantistiche. Sulla base di questi topic, il piano europeo prevede una serie di azioni mirate:

  • Lancio dell’Iniziativa di Ricerca e Innovazione Quantum Europe, un’azione congiunta dell’Ue e degli Stati membri per sostenere la ricerca di base e sviluppare applicazioni in settori pubblici e industriali chiave.
  • Creazione di un centro di progettazione quantistica e di sei linee pilota per chip quantistici, con un finanziamento pubblico fino a 50 milioni di euro, per trasformare prototipi scientifici in prodotti realizzabili.
  • Avvio di un centro pilota per l’Internet quantistica europea.
  • Ampliamento della rete di Cluster di Competenze Quantistiche in tutta l’Ue e istituzione dell’Accademia Europea delle Competenze Quantistiche nel 2026.
  • Sviluppo una roadmap per la Tecnologia Quantistica nello Spazio con l’Agenzia Spaziale Europea e contribuire alla Roadmap Tecnologica Europea per gli Armamenti.

Il ruolo della Commissione europea

In questo scenario la Commissione collaborerà a stretto contatto con gli Stati membri e la comunità quantistica europea, inclusi il mondo accademico, le startup, gli attori industriali e gli stakeholder dell’innovazione, nonché i loro rappresentanti, per trasformare gli obiettivi della strategia in realtà.

Un Comitato consultivo di alto livello riunirà i principali scienziati ed esperti di tecnologia quantistica europei, tra cui premi Nobel europei per la quantistica. Fornirà una guida strategica indipendente per l’attuazione della strategia Quantum Europe. Alla strategia seguirà una proposta di Quantum Act, prevista per il 2026, che rafforzerà ulteriormente l’ecosistema quantistico e gli sforzi di industrializzazione, incentivando gli Stati membri e le aziende, gli investitori e i ricercatori a investire in impianti di produzione (pilota), nel quadro di iniziative nazionali o regionali su larga scala a livello dell’Ue.

“Con la scienza quantistica in rapida evoluzione, siamo alla vigilia di alcune delle più rivoluzionarie scoperte scientifiche e tecnologiche”, dichiara Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia. “L’Europa è sempre stata all’avanguardia nella scienza quantistica, con una solida storia di innovazione e scoperta. Abbiamo tutto ciò che serve per diventare un continente leader, da una forza lavoro altamente qualificata a una solida infrastruttura di ricerca. Mentre la corsa globale alla scienza quantistica si intensifica e si sposta dal laboratorio all’applicazione nel mondo reale, l’Europa deve mantenere la sua leadership. Per questo motivo stiamo lanciando la strategia Quantum Europe: riunire Stati membri, industria, mondo accademico e società per liberare appieno il potenziale delle tecnologie quantistiche.

Quantum computing, a che punto è l’Europa?

L’Europa è attualmente tra i leader mondiali nella ricerca quantistica, concentrando talenti in questo campo e posizionandosi al primo posto a livello mondiale per numero di pubblicazioni scientifiche. Ospita anche una quota significativa di startup quantistiche globali. L’Unione, dunque, pur essendo in ritardo nella commercializzazione di questa tecnologia, è ben posizionata per guidare la rivoluzione in corso. L’Ue sta infatti aumentando gli investimenti per capitalizzare la sua solida base di ricerca e sviluppare ulteriormente il suo dinamico ecosistema e le sue infrastrutture di startup.

Negli ultimi cinque anni sono già stati impegnati oltre 11 miliardi di euro di finanziamenti pubblici (Ue e nazionali), di cui quasi 2 miliardi di euro provenienti dalla sola Ue investiti nelle tecnologie quantistiche. Con la nuova strategia la Commissione punta ora a garantire un coordinamento degli investimenti ancora più efficace per rimanere all’avanguardia nel settore delle tecnologie quantistiche.

Quantum, l’impatto sulle Tlc

Ma quale l’impatto del quantum sulle Tlc? Gli analisti sono concordi nel dire che i computer quantistici, sebbene non siano ancora disponibili, risulteranno particolarmente efficaci nella risoluzione di diversi problemi di ottimizzazione della rete e di routing. “In particolare il routing fisico, che alcune tecnologie potrebbero rivelarsi molto adatte a risolvere”, ha spiegato, parlando con il portale Light Reading, Scott Buchholz, responsabile globale per il calcolo quantistico presso Deloitte.

E non a caso c’è già chi sta muovendo i primi passi in questa direzione. D-Wave, una delle aziende che sviluppa computer quantistici, ha collaborato con l’operatore giapponese Ntt Docomo per ridurre la congestione delle celle. Grazie alle soluzioni di calcolo quantistico di D-Wave, Docomo è riuscita a ridurre del 15% i segnali di paging durante le ore di punta delle chiamate, consentendo a un maggior numero di dispositivi di connettersi, secondo quanto affermato dalle due aziende.

Anche Deutsche Telekom si è ispirata al calcolo quantistico, questa volta per ottimizzare la configurazione delle sue antenne. Maximilian Walz, vicepresidente per la tecnologia e l’incubazione di una controllata del gruppo, T-Systems, ha affermato che l’azienda ha studiato “come configurare queste antenne in modo che tutti gli utenti un’ottima ricezione”, riducendo il tempo necessario per eseguire i calcoli da sei ore su Aws a pochi minuti.

Va comunque ribadito che non è stato coinvolto alcun computer quantistico. L’azienda ha invece utilizzato un approccio chiamato “quantum-inspired computing”. Questo approccio, ha precisato Buchholz, consiste nell’affrontare un problema nel modo in cui verrebbe gestito con un computer quantistico, applicando la logica quantum a Cpu o Gpu. “Questi algoritmi potrebbero rappresentare nuovi modi di fare machine learning”, ha detto lo specialista, aggiungendo che “hanno un’accuratezza e un potere predittivo particolarmente elevati per determinati scopi”.

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