Segnato un nuovo punto di riferimento nella storia della trasmissione dati ad altissima capacità. Telxius, operatore globale di infrastrutture digitali, e Ciena, operatore attivo nelle tecnologie ottiche per reti a lunga distanza, hanno annunciato di aver completato con successo una trasmissione dati live a 1,3 Terabit al secondo su una singola lunghezza d’onda del cavo sottomarino Marea. Questo collegamento transatlantico, lungo 6.600 chilometri, unisce Virginia Beach, negli Stati Uniti, con Bilbao, in Spagna.
L’impresa è resa ancora più significativa dal contesto in cui si inserisce: una fase storica in cui la domanda di banda cresce in modo esponenziale, trainata da intelligenza artificiale, servizi cloud, video ad altissima definizione e automazione industriale. In questo scenario, i cavi sottomarini assumono un ruolo sempre più strategico come spina dorsale invisibile ma vitale della connettività globale.
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Nuove frontiere per la trasmissione ottica
A rendere possibile la performance record è stata la piattaforma tecnologica WaveLogic 6 Extreme (WL6e), una soluzione sviluppata da Ciena per rispondere alla crescente necessità di velocità, efficienza spettrale e sostenibilità nelle reti a lunga distanza. Il sistema ha raggiunto un’efficienza di 7,0 bit per secondo per Hertz, massimizzando l’uso della capacità disponibile senza dover ricorrere a nuovi cavi fisici.
Il risultato è una trasmissione ad alta densità che consente di movimentare enormi quantità di dati riducendo il numero di lunghezze d’onda e ottimizzando i costi operativi e l’impatto energetico. Per Telxius, l’obiettivo è chiaro: migliorare continuamente le prestazioni della rete per garantire ai propri clienti maggiore capacità, più efficienza e una scalabilità senza precedenti, anche su tratte oceaniche di grande ampiezza.
Carlos Dasi, Chief Technology and Information Officer di Telxius, ha sottolineato come questo traguardo rappresenti la prova concreta della possibilità di soddisfare la crescente domanda digitale con infrastrutture esistenti, aggiornate con le tecnologie più evolute.
Il valore strategico dei cavi sottomarini
Oltre il 99% del traffico dati globale passa oggi sotto il mare. I cavi sottomarini sono le vere arterie del mondo digitale e il loro ruolo è diventato ancora più cruciale con l’esplosione della domanda di connettività stabile, veloce e resiliente. Attualmente sono attivi o in costruzione oltre 550 sistemi sottomarini, con migliaia di punti di atterraggio distribuiti nei principali hub mondiali.
Negli ultimi anni, i giganti del digitale – come operatori cloud e colossi del web – sono diventati protagonisti anche nella costruzione e nella gestione di queste infrastrutture. La necessità di ridurre la latenza tra i data center, aumentare la disponibilità della rete e garantire il controllo diretto delle dorsali ha spinto verso una verticalizzazione della filiera, con operatori privati sempre più coinvolti nella progettazione di nuove rotte.
Banda ultralarga, sinergia tra cavi sottomarini e reti terrestri
L’incremento di capacità sui cavi sottomarini si inserisce a pieno titolo nelle strategie di potenziamento della banda ultralarga a livello globale. Le dorsali intercontinentali sono infatti solo uno degli anelli della catena infrastrutturale. Una volta sbarcati a terra, i dati devono continuare a viaggiare su reti ad altissima velocità e bassa latenza, capaci di arrivare fino all’utente finale, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni.
In questo senso, le evoluzioni sulle tratte oceaniche vanno lette in perfetta continuità con i progetti di densificazione delle reti terrestri in fibra ottica, la distribuzione dei data center edge e lo sviluppo delle tecnologie di accesso 5G e FWA. Senza un’interazione fluida tra questi livelli, le potenzialità della banda ultralarga non possono essere pienamente espresse. Per comprendere appieno come queste tecnologie si integrano in uno scenario coerente, è utile approfondire il tema attraverso il pillar dedicato alla banda ultralarga di CorCom, che raccoglie tutte le applicazioni innovative, i casi d’uso e le prospettive di sviluppo per imprese e territori.
Resilienza e sicurezza dei cavi sottomarini: le grandi sfide
Se da un lato la tecnologia evolve, dall’altro emergono nuove criticità. I cavi sottomarini sono infrastrutture altamente esposte sia a eventi naturali – come terremoti, correnti sottomarine o attività vulcanica – sia a minacce antropiche, come gli incidenti navali o, in casi sempre più discussi, potenziali sabotaggi. La loro protezione è diventata un tema di crescente attenzione per gli operatori e i regolatori.
Per questo motivo, le strategie di resilienza stanno includendo rotte diversificate, architetture multi-path, sistemi di monitoraggio proattivi e, in alcuni casi, persino la protezione fisica dei cavi nei tratti più vulnerabili. Il potenziamento della capacità trasmissiva, come nel caso del cavo Marea, va dunque di pari passo con l’evoluzione delle contromisure di sicurezza.
Un nuovo paradigma per le dorsali globali
Con l’obiettivo di anticipare la domanda dei prossimi anni, Telxius prevede di estendere l’adozione della tecnologia WL6e anche ad altri sistemi della propria rete. Questo permetterà di ampliare la capacità disponibile senza ricorrere a ulteriori installazioni fisiche, riducendo i tempi di aggiornamento e l’impatto ambientale.
Nel medio periodo, innovazioni come questa ridisegneranno l’intero approccio alla gestione delle dorsali sottomarine. Non solo velocità, ma anche efficienza energetica, adattabilità alle condizioni operative e gestione intelligente delle risorse trasmissive saranno i pilastri delle future reti intercontinentali.