Il Cloud Ran è sempre più il baricentro dell’evoluzione delle infrastrutture mobili. Virtualizzando le funzioni della rete d’accesso radio su piattaforme cloud-native e open, consente agli operatori di telecomunicazioni di costruire reti più flessibili, scalabili e sostenibili, con vantaggi operativi, economici e strategici. In questo scenario, Ericsson ha completato con successo una chiamata 5G Cloud Ran utilizzando un server Hpe ProLiant Compute DL110 Gen12, basato su processori Intel Xeon 6 SoC, con software orchestrato tramite Red Hat OpenShift.
La notizia rappresenta un passaggio fondamentale nell’industrializzazione dell’Open Ran, abilitando reti ad alte prestazioni e orientate al futuro. Come ha dichiarato Johan Hultell, Head of Product Line Cloud and Purpose Built 5G Ran di Ericsson, “questo risultato dimostra il nostro impegno nell’industrializzazione del Cloud Ran e nella costruzione di reti aperte e ad alte prestazioni”.
Indice degli argomenti
Cloud Ran: architettura disaggregata per reti agili e sostenibili
Cloud Ran — acronimo di Cloud Radio Access Network — rappresenta un’evoluzione radicale rispetto ai modelli tradizionali di rete radio. Invece di utilizzare apparati hardware dedicati e integrati verticalmente, le funzioni di rete (come baseband unit, distributed unit e central unit) vengono eseguite come software virtualizzati su server Cots (Commercial Off-The-Shelf), con gestione orchestrata via cloud.
Questo modello disaggregato consente agli operatori di decomporre la rete in blocchi modulari, aggiornabili in modo indipendente e integrabili con più vendor. Una condizione essenziale per promuovere l’interoperabilità, l’efficienza dei costi e la rapidità di innovazione, soprattutto in contesti ad alta domanda di banda ultralarga e bassa latenza, come smart city, fabbriche intelligenti e veicoli connessi.
Il Cloud Ran, come sottolinea Ericsson, è anche un elemento chiave nella transizione verso architetture Open Ran e cloud-native. È infatti costruito per essere eseguibile su qualsiasi cloud, qualsiasi sito e qualsiasi server, rendendo l’intera infrastruttura programmabile, dinamica e adattabile.
La collaborazione industriale: Ericsson, Hpe e Intel
La chiamata 5G completata su Cloud Ran nasce da un’alleanza tecnologica strategica tra Ericsson, Hpe e Intel. Ciascuno dei partner ha portato un contributo chiave. Ericsson ha fornito la propria suite Cloud Ran, ottimizzata per ambienti containerizzati e aperti. Hpe ha messo in campo il server ProLiant DL110 Gen12, sviluppato appositamente per ambienti telecom mission-critical, con supporto alle architetture open. Intel ha integrato il nuovo processore Xeon 6 SoC, con acceleratori AI nativi e capacità avanzate per reti vRan.
La piattaforma è orchestrata attraverso Red Hat OpenShift, la soluzione Kubernetes enterprise più utilizzata nel settore telco. Questo consente scalabilità automatica, aggiornamenti in tempo reale e gestione multi-cloud. Come sottolinea Intel, “il nostro Xeon 6 offre performance per watt eccezionali, integrazione AI e capacità di gestione intelligente della rete”.
Portabilità software e gestione del ciclo di vita hardware
Uno degli aspetti più innovativi del test riguarda la portabilità del software RAN tra generazioni diverse di CPU. Il software Ericsson può girare su Xeon 6 così come su processori precedenti, garantendo continuità operativa e protezione dell’investimento hardware. Questo allunga la vita delle infrastrutture, riduce la dipendenza da fornitori specifici e semplifica i cicli di aggiornamento.
Grazie alla virtualizzazione e al cloud-native design, gli operatori possono disaccoppiare i ritmi di innovazione software da quelli hardware, portando maggiore velocità al rilascio di nuove funzionalità. Il risultato è una rete che evolve in modo più organico, senza grandi interventi fisici o aggiornamenti costosi.
Banda ultralarga: il ruolo del Cloud Ran nelle applicazioni future
Il Cloud Ran si inserisce in maniera determinante nello sviluppo delle reti a banda ultralarga, offrendo una risposta tecnologica ai requisiti di velocità, latenza e affidabilità delle applicazioni più avanzate. La sua architettura consente di scalare risorse computazionali in base alla domanda, attivare celle radio su richiesta e servire verticali industriali con Sla dedicati.
Dalla telemedicina alla realtà aumentata, dal monitoraggio remoto alle smart grid, il Cloud Ran diventa l’elemento infrastrutturale che abilita nuovi modelli di servizio. Per approfondire le applicazioni innovative della banda ultralarga, CorCom propone questo focus tematico.
Open Ran e pre-integrazione: l’approccio di Ericsson
Un altro elemento rilevante è la disponibilità di soluzioni pre-integrate da parte di Ericsson. Come in una costruzione modulare, la compagnia fornisce blocchi componibili e pronti all’uso: applicazione Cloud Ran, infrastruttura cloud, piattaforma di orchestrazione. Il tutto validato e testato per garantire performance prevedibili e affidabili.
Questo approccio riduce drasticamente tempi, costi e complessità di integrazione, facilitando il lavoro dei Csp (Communication Service Providers) nel gestire sistemi di monitoraggio, trasporto e persino radio di terze parti. La pre-integrazione diventa così un acceleratore per l’adozione industriale del Cloud Ran, soprattutto in scenari mission-critical.
Verso il 6G: una rete intelligente, distribuita e AI-driven
Il Cloud Ran non è solo una tecnologia abilitante per il 5G. È anche un ponte verso il 6G, che sarà nativamente software-defined, intelligente e guidato dai dati. Le reti mobili del futuro dovranno adattarsi in tempo reale al contesto, ottimizzando consumi, prestazioni e qualità del servizio grazie all’intelligenza artificiale distribuita.
Con Xeon 6, Intel ha integrato funzioni AI direttamente nel processore. Questo abilita use case come il self-healing network, la prioritizzazione dinamica del traffico, l’analisi predittiva delle performance e la gestione delle anomalie. Il Cloud Ran si trasforma così nella piattaforma neurale della rete del futuro.
Un cambio di paradigma per l’intero ecosistema telco
La sperimentazione Ericsson-Hpe-Intel non è solo un’innovazione tecnologica, ma anche un cambio di paradigma industriale. Gli operatori non sono più legati a stack proprietari, ma possono costruire la loro rete a partire da un ecosistema multivendor e open, con standard condivisi e componenti modulari.
Questo porta un nuovo equilibrio competitivo nel mercato telco, favorendo modelli collaborativi, ottimizzazione dei costi e possibilità di differenziare l’offerta. In definitiva, il Cloud Ran rende la rete più flessibile, efficiente, aperta all’innovazione e pronta per i prossimi dieci anni.