Il panorama del cloud computing nel Regno Unito sta attraversando una fase di profonde trasformazioni, segnate dall’immenso predominio di due colossi globali: Amazon e Microsoft. Secondo un’indagine della Competition and Markets Authority (Cma), le due aziende detengono congiuntamente tra il 70% e l’80% del mercato dei servizi cloud nel paese. La Cma, autorità britannica per la concorrenza, ha recentemente lanciato un campanello d’allarme, dichiarando che “la concorrenza non funziona bene” nel settore, proponendo di classificarle come “aziende strategiche sul mercato”. Questa proposta aprirebbe la strada a regolazioni specifiche che potrebbero limitare il loro potere dominante, segnando un passo importante verso la protezione di una concorrenza più equa e favorevole all’innovazione. Un tale intervento segue l’esempio delle politiche europee contro gli abusi di posizione dominante, come il Digital Markets Act (Dma).
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Il mercato cloud britannico: una situazione di concentrazione
Nel 2024, il mercato del cloud nel Regno Unito ha generato 10,5 miliardi di sterline, con un tasso di crescita medio annuo del 30% dal 2020. La maggior parte di questa cifra è accaparrata da due attori principali: Amazon Web Services (Aws) e Microsoft Azure. Nonostante la presenza di Google come terzo attore, con una quota di mercato più modesta (tra il 5% e il 10%), la concentrazione di mercato è decisamente elevata. La posizione dominante di Microsoft e Amazon ha reso difficile per altri provider, come Oracle e Ibm, ottenere una fetta significativa del mercato.
Le preoccupazioni della Cma: effetti sulla concorrenza e sull’innovazione
La Cma ha sottolineato che la dominanza di Microsoft e Amazon sta avendo un impatto negativo sulla concorrenza, con effetti potenzialmente dannosi per i consumatori. La concorrenza nel cloud computing, un settore cruciale per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (AI), potrebbe essere indebolita da questi equilibri di mercato. Secondo la Cma, i clienti non vedono benefici tangibili derivanti da una competizione più aggressiva tra i due giganti, e i prezzi sono spesso troppo alti per poter favorire l’ingresso di nuovi attori.
Il Digital Markets Act e il modello europeo di regolamentazione
Con la crescente preoccupazione per le dinamiche monopolistiche nel settore digitale, l’Europa ha già intrapreso misure drastiche con il Digital Markets Act (Dma), applicato a giganti tecnologici come Google, Apple e Meta. Il nuovo regime normativo, che è entrato in vigore all’inizio dell’anno, si ispira proprio a questi principi, mirando a porre fine agli abusi di posizione dominante. La Cma ha avviato una procedura analoga, sottolineando che l‘adozione di regolazioni specifiche per Amazon e Microsoft potrebbe essere la via migliore per garantire una concorrenza più equilibrata e promuovere l’innovazione nel cloud computing. L’introduzione dello status di “azienda strategica sul mercato” per Amazon e Microsoft permetterebbe l’implementazione di misure specifiche per contrastare il loro potere di mercato e favorire l’ingresso di nuovi competitor.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mercato cloud
Un altro aspetto di rilievo nell’indagine riguarda l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) sul cloud. Microsoft, Amazon e Google sono leader anche nell’offerta di servizi cloud legati all’AI, come l’elaborazione accelerata e l’accesso a modelli AI avanzati. Tuttavia, i dati raccolti dalla Cma indicano che l’AI, sebbene prometta di essere una leva fondamentale per l’evoluzione dei servizi cloud, non ha ancora cambiato significativamente le dinamiche competitive tra i principali provider. Nonostante il crescente interesse, la fornitura di IaaS (Infrastructure as a Service) basata su AI rimane un segmento di nicchia, destinato principalmente agli sviluppatori di modelli AI.
Le barriere tecniche e commerciali alla concorrenza sono un altro fattore che complica l’entrata di nuovi attori nel mercato. Le economie di scala dei giganti del cloud, insieme agli investimenti massicci in infrastrutture e risorse legate all’AI, rendono difficile per i concorrenti emergenti affrontare la concorrenza.
I contratti pubblici e la concorrenza nel settore cloud
Il settore pubblico del Regno Unito, che è uno dei principali consumatori di servizi cloud, si trova anch’esso influenzato da questa concentrazione di mercato. Microsoft e Amazon dominano la fornitura di cloud anche per la pubblica amministrazione, con una forte inclinazione verso contratti di fornitura esclusivi. La Cma ha suggerito che una maggiore concorrenza in questo ambito porterebbe a un miglioramento delle condizioni per i consumatori pubblici, consentendo un’allocazione più equa e vantaggiosa delle risorse. In tale contesto, il monitoraggio delle pratiche di approvvigionamento pubblico potrebbe diventare una leva importante per garantire un mercato più competitivo.
Il futuro del mercato cloud nel Regno Unito e le prospettive normative
Secondo le conclusioni dell’indagine, la Cma propone una serie di rimedi per migliorare la concorrenza nel cloud computing. La raccomandazione più importante è la designazione di Amazon e Microsoft come “società strategiche sul mercato”. Questo permetterebbe alla Cma di intervenire in modo mirato con misure specifiche per limitare i comportamenti anticoncorrenziali e promuovere l’ingresso di nuovi attori. Inoltre, le previsioni future per il mercato del cloud indicano una continua espansione, con una crescente domanda di servizi avanzati come quelli legati all’AI, ma anche una persistente concentrazione del potere di mercato nelle mani di pochi.
La proposta di un’azione regolatoria più stringente non solo riflette la necessità di migliorare le dinamiche competitive nel cloud, ma offre anche spunti per riflessioni più ampie sulle politiche digitali a livello globale. Il Regno Unito si inserisce così in un quadro normativo internazionale che vede il rafforzamento delle politiche antitrust nel settore tecnologico.
Prospettive e implicazioni per l’industria del cloud
Se implementata, la regolamentazione proposta dalla Cma potrebbe rappresentare un punto di svolta nel mercato del cloud del Regno Unito, ma anche a livello globale. Per comprendere appieno le implicazioni di queste misure, bisogna considerare l’importanza del cloud nella modernizzazione delle infrastrutture IT, nella promozione dell’innovazione e nella diffusione della banda ultralarga. Senza un ambiente competitivo, infatti, l’evoluzione tecnologica potrebbe essere rallentata, con danni a lungo termine per la crescita economica e l’accesso equo a servizi digitali avanzati. Il focus sulla concorrenza, quindi, non è solo una risposta a una problematica di mercato immediata, ma una visione a lungo termine per la sostenibilità del settore.