Dare vita a un nuovo modello per il cloud in Italia, integrando il Polo strategico nazionale con altre infrastrutture localizzate sui territori e gestite dalle in-house delle Pubbliche amministrazioni locali. Grazie a questa rete di data center certificati e sicuri, e all’interoperabilità con l’infrastruttura del Psn, si creerebbe un nuovo ecosistema future-proof in grado di affrontare al meglio le sfide dell’edge cloud e dell’intelligenza artificiale, valorizzando gli investimenti che le pubbliche amministrazioni hanno già fatto e le competenze di alto livello che di cui le PA locali si sono dotate, a livello regionale. Sono questi i punti chiave della proposta di Cloud federato che Assinter, l’associazione delle società per l’innovazione tecnologica nelle Regioni, ha avanzato al Governo e che è attualmente in fase di discussione.
L’ANALISI
Cloud federato, cos’è e perché potrebbe essere utile al Paese
La proposta di Assinter prevede di affiancare al Polo strategico nazionale una rete di data center certificati e sicuri implementati dalle in-house regionali. Per affrontare al meglio la sfida dell’edge cloud e dell’intelligenza artificiale, senza vanificare gli investimenti fatti finora dalle PA locali e le competenze tecnologiche acquisite nei territori

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