Nel 2025, oltre 240 milioni di persone si sono unite alla popolazione mondiale online: un risultato che conferma i continui progressi nell’espansione della connettività digitale, com emerge dal rapporto “Facts and Figures 2025” pubblicato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Itu). Tuttavia, permangono differenze qualitative che incidono sui benefici che gli utenti traggono dall’uso di Internet.
I divari digitali mondiali sono tanti: tra fasce di reddito, tra uomini e donne, tra generazioni, tra abitanti delle città e delle campagne. E spesso il motivo sono le disparità economiche, la zona in cui si risiede e le esclusioni di alcune fasce della popolazione dall’accesso a Internet per motivi culturali.
A livello globale, l’Itu stima che 6 miliardi di persone – circa tre quarti della popolazione mondiale – utilizzino Internet nel 2025, più di quante stimate nel 2024 (5,8 miliardi). Tuttavia, 2,2 miliardi di persone rimangono offline, anche se sono meno di quelle previste nel 2024 (2,3 miliardi).
Indice degli argomenti
Connettività globale, Itu: “Troppi divari digitali“
Nel complesso, i risultati del rapporto sottolineano l’importanza delle infrastrutture digitali, dei servizi accessibili e della formazione professionale per garantire che tutti possano realmente beneficiare delle tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, che rischia di diventare un nuovo fattore di divario digitale ed economico.
“In un mondo in cui le tecnologie digitali sono essenziali per gran parte della vita quotidiana, tutti dovrebbero avere l’opportunità di trarre vantaggio dalla connessione online”, ha affermato la segretaria generale dell’Itu, Doreen Bogdan-Martin. “Questo rapporto evidenzia come gli odierni divari digitali siano definiti da velocità, affidabilità, convenienza e competenze, tutti fattori a cui dobbiamo dare priorità mentre lavoriamo per raggiungere la nostra missione di connettività universale”.
La sfida della qualità. Il 5G solo per redditi alti
Per la prima volta, Facts and Figures dell’Itu stima il numero totale di abbonamenti 5G, che ora rappresentano circa un terzo, ovvero circa 3 miliardi, di tutti gli abbonamenti alla banda larga mobile nel mondo.
L’Itu stima che nel 2025 le reti 5G copriranno il 55% della popolazione mondiale, a dimostrazione del forte slancio delle tecnologie mobili avanzate. La copertura, tuttavia, rimane disomogenea, con l’84% delle persone nei paesi ad alto reddito che ha accesso al 5G, rispetto a solo il 4% nei paesi a basso reddito.
I servizi 4G e 3G sono disponibili alla maggior parte della popolazione mondiale, questi non sono adatti a tenere il passo con l’evoluzione delle tecnologie.
L’intensità di utilizzo è un altro indicatore del divario qualitativo: un utente tipico in un paese ad alto reddito genera ora quasi otto volte più dati mobili rispetto a uno in un paese a basso reddito.
Essenziali le competenze e l’accessibilità economica
L’accessibilità economica e le competenze digitali rimangono essenziali per raggiungere una connettività universale e significativa, ovvero una condizione in cui le persone possono accedere a Internet con un servizio di alta qualità, a un costo accessibile, quando e dove necessario.
A livello globale, il prezzo mediano di un servizio di banda larga mobile solo dati è diminuito, ma l’accesso rimane proibitivo in circa il 60% dei paesi a basso e medio reddito.
I dati dell’Itu suggeriscono anche che la maggior parte degli utenti di Internet possiede competenze solo di base, mentre le capacità più avanzate, come la sicurezza online, la risoluzione dei problemi e la creazione di contenuti digitali, si stanno sviluppando più lentamente.
“Dati affidabili sono il fondamento di politiche digitali efficaci e della nostra visione condivisa di connettere il mondo”, ha affermato Cosmas Luckyson Zavazava, Direttore dell’Ufficio per lo sviluppo delle telecomunicazioni dell’Itu. “Per realizzare questa visione saranno necessari sforzi costanti e mirati, in termini di infrastrutture, competenze digitali e sistemi di dati. Lavorando insieme e indirizzando le risorse dove ce n’è maggiore bisogno, possiamo garantire che nessuno venga lasciato indietro e che tutti possano beneficiare appieno e in sicurezza delle opportunità dell’era digitale”.

Itu Facts and Figures 2025, i dati dei divari digitali globali
Lo sviluppo digitale rimane strettamente legato allo sviluppo economico, al genere e alla regione geografica.
Il rapporto sottolinea la persistenza di diversi divari digitali:
Il 94% delle persone nei paesi ad alto reddito utilizza Internet, rispetto a solo il 23% nei paesi a basso reddito;
Il 96% di coloro che non utilizzano Internet vive in paesi a basso e medio reddito;
Il 77% degli uomini è online rispetto al 71% delle donne;
L’85% nelle aree urbane è online rispetto al 58% nelle aree rurali;
L’82% dei giovani tra i 15 e i 24 anni utilizza Internet, rispetto al 72% del resto della popolazione.













































