Proseguono i lavori per la realizzazione di Intacture – The Natural Home of Data, il primo data center in Europa costruito all’interno di una miniera attiva. Il progetto, presentato ufficialmente lo scorso ottobre, è il cuore di TERA, l’ecosistema minerario rigenerativo sviluppato da Tassullo, che sta trasformando una miniera attiva del Trentino in un polo multifunzionale, dove sostenibilità, innovazione e territorio si incontrano.
I traguardi aggiornati del progetto sono stati presentati alla Camera dei Deputati dalla stessa Tassullo. Nel suo messaggio istituzionale, il Ministro Adolfo Urso ha definito il progetto “in grado di segnare la storia”, lodando la capacità di coniugare sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale. Ha inoltre sottolineato come Intacture rappresenti un esempio concreto di collaborazione pubblico-privato che “merita attenzione e cofinanziamento nell’ambito del Pnrr”.
Trentino DataMine Srl è la società costituita per l’attuazione del progetto “Intacture” in partenariato pubblico privato, partecipata al 51% da Tdc Srl (costituita da Covi Costruzioni, Dedagroup Spa, Gpi e Isa) e al 49% dall’Università degli Studi di Trento.
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Sostenibilità al centro del progetto di data center in miniera
Intacture è incastonato nella Dolomia a oltre cento metri di profondità, cofinanziato dal Pnrr per 18,5 milioni su un investimento complessivo di oltre 50 milioni. Una struttura pensata per garantire massima sicurezza fisica e sostenibilità ambientale, con raffreddamento passivo naturale e consumo minimo di suolo.
Tassullo ha ultimato le attività estrattive nell’area che ospiterà il data center sotterraneo ed il fornello, il grande cavedio verticale che collegherà l’infrastruttura ipogea con uffici e zona impianti esterna. Questo imponente lavoro di scavo, durato oltre 8 mesi, ha comportato la movimentazione di circa 63.000 tonnellate di roccia Dolomia, un volume di materiale corrispondente a circa 20 piscine olimpiche. È già stato inoltre ultimato lo scavo di un’ulteriore galleria di ampliamento, in modo da permettere una rapida espansione dell’infrastruttura una volta raggiunta la saturazione.
Tassullo utilizzerà la Dolomia estratta per la realizzazione di prodotti e tecnologie per l’edilizia e il restauro. Tutte le attività estrattive dell’azienda vengono accuratamente progettate in un’ottica di economia circolare in modo da creare spazi adatti ad assumere una seconda vita, assicurando un notevole risparmio di suolo e rispondendo così ad una delle grandi sfide dei data center del futuro.
Anche la la scelta delle imprese per la fornitura e l’installazione degli impianti ha detto priorità all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale, nonché alle aziende del territorio, laddove il know-how locale lo consente. I primi impianti sono in fase di posa, con una progressione che proseguirà fino all’autunno.
Urso: “Sostenibilità, innovazione e tecnologia coniugate insieme”
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo messaggio istituzionale di saluto, ha sottolineato il valore dell’iniziativa e l’importanza di modelli industriali sostenibili come quello promosso da TERA: “Lo straordinario progetto TERA crea un nuovo ecosistema minerario in grado di segnare la storia, riuscendo a coniugare sostenibilità, innovazione e tecnologia. (…) Dalle cavità lasciate dai materiali da costruzione estratti, la vostra impresa”, ha affermato riferendosi a Tassullo alla Camera dei Deputati, “crea spazi caratterizzati da un clima naturale eccezionale per la conservazione di mele, formaggi e vino. Ora, fate un ulteriore passo avanti, presentando il progetto per la costruzione del primo data center europeo situato all’interno di una miniera attiva dalle condizioni perfette (…)”.
Questo modello, ha proseguito il ministro: “dimostra che nelle profondità del sottosuolo, un tempo lasciate inutilizzate, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, territorio e ricerca, si generano nuovi investimenti meritevoli anche di un cofinanziamento nell’ambito del Pnrr. (…) Il Ministero delle Impresee del Made in Italy apprezza il valore della vostra soluzione, in cui eccellenza industriale, rispetto per l’ambiente e rigenerazione del patrimonio promuovono l’immagine della nuova manifattura italiana,
fondata sull’integrazione tra produzione, competitività e responsabilità sociale”.
“Dall’incontro tra la natura e lo spirito innovativo di Tassullo, nasce TERA. Un luogo che accoglie progetti, persone e idee in evoluzione. Un ecosistema di collaborazione e crescita sostenibile. Una rete di connessioni tra aziende, istituzioni e comunità locali”, ha dichiarato l’Ing. Roberto Covi, Ceo di Tassullo.
L’avanzamento delle opere civili
Tra i traguardi già raggiunti dal progetto di data center, è stata finalizzata la costruzione delle strutture interne, con la pavimentazione delle sale dati sotterranee, la realizzazione dei sottoservizi e delle opere murarie. Si tratta di una sfida ingegneristica unica, che vede l‘80% della superficie del progetto svilupparsi in spazi sotterranei.
Sono stati inoltre ultimati i lavori all’interno del fornello, alto circa 40 metri, che hanno trasformato il cavedio in una costruzione di 14 piani, che ospita ascensori, scale e impianti fondamentali per il funzionamento del data center. Sono in fase di costruzione all’esterno gli edifici dedicati ai manutentori ed il building che conterrà i generatori di emergenza.
Al momento sono impegnate nel cantiere circa 60 persone, suddivise in squadre operative dedicate all’installazione dei principali impianti critici del data center. Sono in fase avanzata la posa dei canali di ventilazione forzata, l’impianto di spegnimento, le canalizzazioni elettriche di media e bassa tensione, l’illuminazione e i sistemi di continuità a 48V.
Sono già stati consegnati dai fornitori tecnologici numerosi apparati, tra cui Ups, batterie, quadri power center di bassa tensione, trasformatori e serbatoi per i sistemi di spegnimento.
Laboratori congiunti per l’accelerazione digitale
Sono partiti, inoltre, i tavoli di confronto tra ecosistema della ricerca trentino ed aziende private socie di Trentino DataMine per la realizzazione di veri e propri laboratori ibridi tra ricerca e mondo privato che, sfruttando la strumentazione scientifica a disposizione, potranno lavorare in sinergia per l’accelerazione e la realizzazione di servizi innovativi.
Trentino DataMine (TDM) nasce con una duplice vocazione: da un lato offrire un’infrastruttura sicura e performante per servizi di colocation tradizionale, dall’altro abilitare nuovi percorsi di innovazione digitale in sinergia con il mondo della ricerca, dell’impresa e delle istituzioni. TDM non è solo un’infrastruttura: è un progetto di sistema, che si candida a diventare un polo digitale territoriale, un hub capace di attrarre competenze, investimenti e talenti. L’ambizione è di essere non semplicemente un “Facilty data center”, ma un acceleratore di trasformazione digitale al servizio di pmi, PA e territorio, capace di unire affidabilità, innovazione e visione industriale.
I prossimi sviluppi del data center di Trentino DataMine
Nei prossimi mesi è previsto l’avvio dei lavori di ampliamento della strada di accesso al data center e il collegamento con le dorsali di fibra ottica e le linee elettriche di media tensione, per garantire la piena operatività dell’infrastruttura. Intacture continua a rappresentare un esempio di innovazione tecnologica e sostenibilità, unendo ricerca, sviluppo e valorizzazione del territorio in un progetto destinato a diventare un riferimento a livello europeo.