Il via libera ai 14 nuovi data center in Italia rappresenta un passaggio cruciale per la crescita digitale del Paese e il consolidamento della sua attrattività nel panorama europeo. Questa autorizzazione, che interessa in modo preponderante la Lombardia e, in misura più contenuta, il Lazio, conferma la persistente concentrazione degli investimenti infrastrutturali in aree già consolidate dal punto di vista logistico ed economico. Tale dinamica, lungi dall’essere sorprendente, riflette la naturale gravitazione del capitale verso ecosistemi maturi e infrastrutture collaudate. Tuttavia, questo scenario apre al tempo stesso un dibattito strategico e imprescindibile sulla distribuzione territoriale delle infrastrutture digitali e sulla sostenibilità complessiva del settore, temi che non possono essere relegati a una dimensione meramente tecnica ma richiedono una visione sistemica e lungimirante per garantire uno sviluppo equo e armonioso dell’intero territorio nazionale.
l’approfondimento
Data center, via a 14 hub: si ridisegna la geografia digitale dell’Italia
In Lombardia e nel Lazio sorgeranno grandi infrastrutture per cloud e intelligenza artificiale: occasione per colmare il ritardo nazionale, a patto di governare consumi energetici, impatti ambientali e benefici per i territori con una strategia di lungo periodo
Head of Service Italia & Iberia at BCS Consultancy

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