Il piano 2025-2027

Data center, newco Enel da 1 miliardo Cattaneo: “Modello di business molto promettente”



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In Italia e Spagna prevista la costituzione di una società ad hoc per la gestione delle infrastrutture. L’Ad: “Faremo scale up anche in altri Paesi”. E sulle offerte in bundle energia-fibra: “Le telco non si lamentino”

Pubblicato il 18 nov 2024



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Enel si prepara a compiere un importante passo strategico con la creazione di una nuova società dedicata al settore dei data center. Questa operazione, che si configura come uno spin-off, mira a valorizzare gli asset di connessione esistenti e a svilupparne di nuovi, sia di proprietà del gruppo che di terzi, attraverso la gestione delle attività di Operation and Maintenance (O&M) e costruzione.

Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, ha annunciato che la newco avrà inizialmente un valore stimato di un miliardo di euro, basato principalmente sugli asset italiani. Questa mossa sottolinea l’impegno di Enel a capitalizzare sulle infrastrutture esistenti per creare valore in un mercato in forte espansione.

Al via da Italia e Spagna, ma si guarda anche altrove

Il progetto avrà il suo punto di partenza in Italia e Spagna, paesi che offrono un contesto regolatorio favorevole all’investimento in nuove tecnologie infrastrutturali. Tuttavia, l’ambizione di Enel non si limita a questi due mercati. Cattaneo ha espresso l’intenzione di espandere la portata della newco ad altri Paesi, sfruttando l’esperienza e le competenze acquisite. “Stiamo costruendo un modello di business molto promettente,” ha affermato Cattaneo durante la presentazione del piano strategico 2025-2027, enfatizzando come il settore dei data center, con le sue crescenti esigenze energetiche, rappresenti un’opportunità unica per l’azienda di integrare soluzioni di connessione ottimizzate e offerte di energia rinnovabile.

L’iniziativa rientra all’interno del piano strategico più ampio di Enel, che prevede di ottenere efficienze significative entro il 2027. L’azienda si aspetta di generare risparmi pari a circa 1,5 miliardi di euro rispetto alla baseline del 2022, puntando su processi ottimizzati e internazionalizzazione delle attività. Il valore potenziale della newco, anche se non incluso nel piano come misura di prudenza, rappresenta una valutazione conservativa che non tiene conto di ulteriori sviluppi e espansioni future.

Piano strategico 2025-2027: investimenti per 43 miliardi

L’anno 2024 ha visto il Gruppo Enel registrare una solida performance, riflettendo la capacità del gruppo di raggiungere obiettivi coerenti con il Piano Strategico delineato l’anno precedente. Nel corso del triennio 2025-2027, Enel intende rafforzare la sua posizione sul mercato attraverso investimenti mirati e una gestione oculata delle risorse. I pilastri strategici del gruppo comprendono la redditività, la flessibilità e la resilienza, elementi chiave per creare valore attraverso una selezione accurata dei progetti e un profilo di rischio/rendimento ottimizzato.

Enel prevede di investire circa 43 miliardi di euro, un incremento di circa 7 miliardi rispetto al piano precedente. Di questi, circa 26 miliardi saranno destinati alle reti, con una particolare attenzione all’Italia e alla Spagna, dove le condizioni regolatorie incentivano gli investimenti. Inoltre, circa 12 miliardi saranno investiti nelle energie rinnovabili, con l’obiettivo di aumentare la capacità installata di circa 12 GW e migliorare il mix tecnologico, concentrandosi su eolico onshore e tecnologie programmabili come l’idroelettrico e le batterie. Infine, circa 2,7 miliardi saranno rivolti ai clienti, con un focus sulle soluzioni integrate nei Paesi dove Enel è presente.

Il Gruppo Enel, nel pianificare i suoi investimenti futuri, intende allocare le risorse in modo da riflettere il contributo di ciascuna area geografica all’Ebitda, con circa il 75% degli investimenti destinati all’Europa e il restante 25% tra America Latina e Nord America.

Le offerte in bundle energia-fibra

In occasione della presentazione del piano, Cattaneo ha evidenziato: “Le Tlc possono vendere energia, così noi vendiamo servizi telefonici come la fibra. Se lo fanno tutti, poi non devono lamentarsi se altri vendono anche i loro servizi”.

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