IL PROVVEDIMENTO

Farmaci online, l’Antitrust blocca la britannica Hexpress

Tramite siti “ponte” la società veicolava gli utenti sui portali in Uk bypassando la normativa italiana

Pubblicato il 07 Ott 2013

Farmaci online, l’Antitrust blocca la britannica Hexpress

Stop alla vendita online dei farmaci soggetti a prescrizione medica. E’ quanto intimato dall‘Antitrust alla britannica Hexpress Ltd. Alla società, che commercializza i prodotti tramite i siti internet individuati dai nomi a dominio 121doc.net, it.121doc.net e 121doc.it, accessibili mediante richieste di connessione provenienti dal territorio italiano, sono stati dati 5 giorni di tempo per rispettare la decisione dell’Autorità.

Il provvedimento è stato adottato nell’ambito di un procedimento avviato alla luce di una segnalazione congiunta di AIFA, Nas, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero della Salute e delle segnalazioni della Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Tutela Mercati, di Federfarma, Federazione Ordine Farmacisti Italiani, nei confronti di un insieme di siti: oltre a 121doc.net, it.121doc.net e 121doc.it, anche i siti www.anagen.net e www.webpharmacy.biz

In particolare il sito www.anagen.net costituiva un sito ponte verso i siti britannici e verso il sito Webpharmacy che commercializzava farmaci generici soggetti a prescrizione medica. Tutti i siti segnalati sembravano indurre il consumatore italiano a ritenere lecito, contrariamente al vero, l’acquisto di farmaci online. In realtà, attualmente, in Italia la vendita on line di tutti i medicinali non è ammessa, in quanto la legge impone sempre la necessaria intermediazione fisica di un farmacista e, per alcuni farmaci, la previa prescrizione medica.

“Il provvedimento di sospensiva riguarda solo i siti della società Hexpress Ltd – spiega una nota dell’Antitrust – perché nel corso del procedimento dal sito www.anagen.net sono state rimosse di tutte le indicazioni relative alla promozione dei farmaci ed eliminati tutti i link alle due farmacie online e, a partire dall’11 settembre il sito Webpharmacy non risulta invece più accessibile”.

Secondo l’Antitrust la sospensiva si è resa necessaria perché la vendita on line di farmaci soggetti a prescrizione medica espone un numero potenzialmente crescente di consumatori, indotti ad acquistare farmaci soggetti a prescrizione (principalmente quelli per le disfunzioni sessuali) senza controllo medico, a gravi rischi per la salute.

Inoltre, i farmaci inviati ai consumatori italiani riportano un foglietto illustrativo – dove sono riportate tutte le controindicazioni, posologia e effetti collaterali – in lingua inglese, in contrasto con l’obbligo, vigente in Italia, di vendere al pubblico farmaci recanti in allegato un foglietto illustrativo e una confezione in italiano.

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