IL CASO

Germania “controcorrente”, stop alle e-mail dopo l’orario di lavoro

Da Deutsche Telekom a Bayer fino ad arrivare a Bmw e Volkswagen crescono le aziende tedesche che vietano di chiamare i dipendenti nel tempo libero

Pubblicato il 19 Feb 2014

Germania “controcorrente”, stop alle e-mail dopo l’orario di lavoro

Quanto costa in termini di stress e produttività rispondere a telefonate e mail fuori dall’orario di lavoro? Troppo, o almeno così pensano in Germania, dove alcune delle più grandi aziende e multinazionali hanno iniziato una “battaglia” contro il lavoro extra orario che, oggi, assume sempre più la forma di e-mail inviate dopo l’orario di lavoro.

A fare da apripista è stata Deutsche Telekom. Il capo del personale Thomas Sattelberger ha ottenuto quattro anni fa che nessun dipendente dovesse più leggere le mail dopo aver chiuso la giornata lavorativ. A preoccupare il manager il caso France Telecom dove si era registrato un numero preoccupante di suicidi tra dipendenti e manager dovuti allo stress insostenibile da lavoro, anche extra orario.

In molti hanno seguito l’esempio, come evidenzia il settimanale Spiegel che ha elencato le scelte delle multinazionali tedesche. Bmw punta a riconoscere ai suoi dipendenti il “diritto alla non reperibilità”. La casa automobilistica ha deciso ce gli impiegati possono concordare con i propri responsabili le ore extra lavorative in cui essere reperibili che però dovranno essere considerate come straordinari.

Volkswagen è andata oltre, spegnendo i server aziendali mezz’ora prima della fine turno e accendendoli mezz’ora dopo l’apertura. La scelta è stata estesa anche alle sedi in Brasile.

Anche Bayer ed E.On. hanno messo nero su bianco che nessuno deve ricevere mail nel tempo libero mentre Daimler ha scelto addirittura di cancellare la posta elettronica arrivata a chi ha attivato la risposta automatica di assenza.

Henkel ha optato per la non reperibilità nel tempo libero, iniziando dai vertici. L’Ad Kasper Rorsted ha avvertito i menbri del cda di non voler ricevere mail il sabto, la domenica e tantomeno a Natale e Capodanno.

Il dibattito nel Paese parte anche da una sensibilità politica che, pur non avendo prodotto ancora un legge ad hoc, ha certamente stimolato il dibattito sulla conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro. L’ex ministro del Lavoro, oggi alla Difesa, Ursula von der Leyen, qualche anno fa aveva affrontato l’argomento senza arrivare a un decreto, ma imponendo ai suoi dipendenti del ministero la libertà lavorativa fuori dagli uffici.

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