L’Europa ha davanti a sé un’opportunità da 1.200 miliardi di euro di crescita economica legata all’intelligenza artificiale (Ai) e al cloud, ma per coglierla deve accelerare gli investimenti in infrastrutture digitali sostenibili e in capacità dati. È quanto emerge dal nuovo studio “Digital Innovation with Control: Clearing the Cloud”, realizzato da Implement Consulting Group in collaborazione con Google Cloud e presentato al Google Cloud Digital Sovereignty Summit 2025 di Monaco.
Il report sottolinea che la sovranità digitale europea non rappresenta una scelta tra innovazione e controllo, ma la convergenza di entrambi. Per raggiungere questo equilibrio serve un mercato cloud europeo aperto, competitivo e interoperabile, capace di garantire accesso alle tecnologie Ai più avanzate, elevati standard di sicurezza e sostenibilità e al tempo stesso di preservare l’autonomia strategica del continente attraverso regole armonizzate e cooperazione transnazionale.
Il messaggio centrale dello studio è un invito ai policymaker europei: non chiudere le porte ai fornitori globali, incentivare gli investimenti privati e semplificare la normativa per chiudere il “cloud gap”.
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La catena del valore dell’Ai: 200 miliardi di Pil
Lo studio stima che la catena del valore dell’Ai – dai modelli fondamentali alle infrastrutture, fino ai software applicativi e servizi – potrebbe contribuire per 200 miliardi di euro al Pil europeo entro il 2034, di cui il 75% sarà generato proprio dalle applicazioni e dai servizi Ai.
Tuttavia, per sbloccare questo potenziale sarà necessario triplicare la capacità dei data center entro 5-7 anni, mobilitando circa 400 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture digitali e sostenibili.
“Il futuro digitale dell’Europa è un’opportunità trasformativa”, ha dichiarato Giorgia Abeltino, Head of Government Affairs & Public Policy di Google Cloud Europe. “Un ecosistema multi-cloud aperto, sicuro e conforme ai principi di sovranità permetterà a imprese e governi di innovare responsabilmente con l’Ai, rafforzando la resilienza europea e promuovendo una crescita sostenibile”.
Normative, Google chiede la “cloud clarity”
Il report sostiene che un mercato cloud europeo aperto e competitivo è la condizione essenziale per raggiungere la sovranità digitale e lancia un appello ai decisori europei: fornire “cloud clarity now”.
Si tratta di un quadro normativo unificato, pro-concorrenziale e basato su quattro pilastri — scelta, velocità, semplicità e sicurezza — per stimolare gli investimenti e ridurre la frammentazione regolatori.
La scelta vuol dire per Google mantenere il mercato aperto a fornitori globali e europei di fiducia, evitando blocchi o vincoli che limitino la concorrenza. Velocità si riferisce alla visione di Google secondo cui vanno favoriti gli investimenti privati su larga scala accelerando l’espansione delle infrastrutture digitali. Semplicità è il principio, spiega ancora l’azienda Usa, secondo cui è opportuno ridurre la frammentazione normativa e il cosiddetto gold-plating, ossia il superamento delle soglie minime imposte dalla legislazione Ue a livello nazionale.
Infine, sicurezza sta per garantire un cloud sicuro e sotto controllo europeo, che consenta un ambiente multi-cloud resiliente e trasparente.
Il controllo nell’innovazione
Lo studio introduce il concetto di “Innovation with Control” – innovazione con controllo – come principio guida per la crescita tecnologica europea.
Tra i benefici principali di un approccio di questo tipo, il report evidenzia: accesso alle tecnologie Ai più avanzate, evitando il rischio di isolamento tecnologico; maggiore sicurezza e resilienza, grazie a infrastrutture e standard condivisi; sostenibilità ambientale, attraverso data center di nuova generazione ad alta efficienza energetica; autonomia strategica, basata su regole armonizzate e cooperazione tra Stati membri.
Il primo Sovereign Cloud Hub europeo di Google
In parallelo alla presentazione del report, Google Cloud ha inaugurato a Monaco di Baviera il suo primo Sovereign Cloud Hub europeo, una struttura dedicata a clienti e partner per sperimentare le soluzioni di Google Sovereign Cloud e favorire l’adozione di tecnologie cloud e AI conformi ai principi di sovranità digitale.
Il nuovo hub, co-localizzato con il centro di sicurezza e privacy engineering di Google Cloud, offrirà dimostrazioni interattive, progetti pilota, programmi di formazione e spazi di collaborazione con partner regionali. L’obiettivo è supportare le organizzazioni europee — in particolare nel settore pubblico e in quelli regolamentati — nel gestire i propri dati in modo sicuro, trasparente e conforme.
“La chiave per sbloccare il futuro dell’Europa è l’intelligenza artificiale,” ha affermato Marianne Janik, Vice President, Emea North di Google Cloud. “Il Sovereign Cloud Hub fornirà un ambiente unico in cui i nostri clienti europei potranno sviluppare e testare soluzioni cloud e AI sovrane, rispettando pienamente i requisiti normativi”.
Il Ministro bavarese per il digitale, Fabian Mehring, ha definito l’apertura del centro “una potente testimonianza del ruolo della Baviera come hub globale di tecnologia e innovazione”, aggiungendo che il progetto “rappresenta un catalizzatore per la prossima ondata di innovazione Made in Bavaria, a beneficio della Germania e dell’Europa.



































































