È ufficiale: la corsa tecnologica tra le due maggiori economie mondiali ora corre anche sui binari dell’AI. La Cina ha infatti reso pubblico un piano d’azione globale per l’intelligenza artificiale, invocando la cooperazione internazionale sullo sviluppo e la regolamentazione della tecnologia. Quasi un controcanto rispetto alla strategia varata la scorsa settimana dalla Casa Bianca, un piano denominato “Winning the AI Race: America’s AI Action Plan”, che definisce in modo inequivocabile l’approccio di Donald Trump alla materia. La leadership americana tecnologica dovrebbe basarsi su due principi: ridurre i “pregiudizi woke” nei modelli di intelligenza artificiale e sostenere un’implementazione sovrana, da estendere poi all’estero.
l’annuncio
Intelligenza artificiale, Cina in direzione ostinata e contraria: ecco il modello “anti-Trump”
Alla Conferenza Mondiale sull’intelligenza artificiale di Shanghai, il premier Li Qiang ha annunciato un piano di sviluppo tecnologico diametralmente opposto alla filosofia sovranista della Casa Bianca: governance globale, cooperazione e supporto a chi rimane indietro. “No a un gioco esclusivo di pochi Paesi e aziende”. L’Europa? Ancora ferma alla compliance

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