LA VERTENZA

Jabil rinuncia ai licenziamenti in Campania

La multinazionale accetta di ricorrere agli ammortizzatori sociali e mantenere produzione e forza lavoro a Marcianise. Nei prossimi giorni i vertici del Mise incontreranno quelli europei dell’azienda per fare il punto sugli investimenti in Italia. Roberta Turi (Fiom Cgil): “Il confronto prosegue sul territorio”

Pubblicato il 05 Dic 2013

Jabil rinuncia ai licenziamenti in Campania

Jabil circuit Italia manterrà la produzione in Italia nello stabilimento di Marcianise, in provincia di Caserta, e rinuncia ai licenziamenti unilaterali che aveva annunciato nei giorni scorsi, annunciando che ricorrerà, per gestire i 400 esuberi (su un personale complessivo di 750 lavoratori).

La decisione della multinazionale americana, leader mondiale nella produzione di componenti elettronici, è scaturita dalla riunione che si è svolta ieri al ministero dello sviluppo economico, e che è stata coordinata per il Mise da Giampietro Castano, responsabile dell’Unità di gestione crisi aziendali. Alla riunione erano presenti i rappresentanti della multinazionale, di Confindustria e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, e le Rsu.

“Nel corso dell’incontro – si legge in una nota del Mise – è stata inoltre verificata la disponibilità dell’azienda e dei sindacati ad attivare, in sede territoriale, un confronto finalizzato a individuare gli strumenti più adeguati per il necessario recupero di competitività”.

“Il Mise – conclude il comunicato – affronterà con i vertici della multinazionale, che incontrerà a breve, e con il management italiano, le concrete possibilità di recuperare a Marcianise nuove attività produttive oggi allocate in altri Paesi”.

“Ieri, dopo giorni di mobilitazione dei lavoratori, al termine dell’incontro si è invece stabilito un percorso che mira a evitare i licenziamenti e continuare a utilizzare la cassa integrazione – afferma Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict – Nei prossimi giorni il confronto proseguirà a livello territoriale. Il ministero dello Sviluppo economico si è impegnato a convocare i vertici europei della multinazionale per chiedere di confermare la presenza in Italia e continuare a investire nel nostro paese a fronte di opportunità che potrebbero crearsi con l’attuazione dell’Agenda digitale italiana”.

“Anche i lavoratori della Jabil – conclude Roberta Turi – saranno a Roma il 12 dicembre con la Fiom alla manifestazione davanti a palazzo Chigi, per chiedere una vera politica industriale per il settore dell’Ict”.

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