Sebbene le aziende siano consapevoli che per ottenere prestazioni di intelligenza artificiale che abbiano un impatto sui risultati di business sia necessario disporre da dati di qualità, i livelli di maturità dei dati rimangono bassi. Appena il 7% delle organizzazioni è in grado di eseguire push/pull di dati in tempo reale per consentire l’innovazione e la monetizzazione dei dati esterni e solo il 26% ha predisposto modelli di governance dei dati e può eseguire analisi avanzate. È quanto emerge dal report “Architect an AI Advantage”, commissionato a Sapio Research da Hpe, frutto di un’indagine che ha coinvolto oltre 2.000 responsabili IT di 14 Paesi.
IL REPORT
L’impatto dell’AI sul business: scatta l’alert sul finto Roi negativo
Secondo un’indagine commissionata a Sapio Research da Hpe sono ancora poche le organizzazioni in grado di gestire tutte le fasi chiave e così aumenta la probabilità che il modello fornisca informazioni imprecise. E da un report di Salesforce emerge che un migliore accesso ai dati provenienti da altri team migliorerebbe il supporto ai clienti
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