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Live streaming, accordo Netskrt-Mix per ridurre buffering e latenza



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Partnership strategica per rafforzare l’infrastruttura di streaming in Italia: modello scalabile con interconnessione via Mix e cache locali per garantire qualità anche nei picchi di traffico

Pubblicato il 16 dic 2025



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Outline map of Italy Federation concept with data charts representing communication, internet and technology

L’annuncio della partnership tra Netskrt, Content Delivery Network (Cdn) globale con visibilità sull’ultimo miglio, e l’Internet Exchange Mix porta una novità al mercato dello streaming italiano. In un contesto in cui le partite di calcio e gli eventi live generano picchi di traffico fino a quindici volte superiori alla norma, la stabilità e la qualità della distribuzione dei contenuti diventano fattori critici per gli Isp e per i fornitori di servizi digitali. L’accordo introduce un modello di deployment scalabile che consente agli operatori di interconnettersi attraverso Mix o di implementare cache edge nelle proprie reti, in linea con la crescita della domanda. L’obiettivo è chiaro: ridurre congestioni, minimizzare il traffico di backhaul e garantire una Quality of Experience (QoE) superiore agli utenti finali, soprattutto nei momenti di massimo affollamento.

Perché la partnership è strategica per lo streaming in Italia

Il comportamento del traffico durante gli appuntamenti sportivi più seguiti evidenzia un problema strutturale: quando la domanda cresce in modo repentino e concentrato, le infrastrutture devono reagire con capacità locale e con intelligenza di posizionamento dei contenuti. La Cdn di Netskrt, progettata per avere visibilità sull’ultimo miglio, risponde a questa esigenza portando i contenuti più vicino agli utenti. Non si tratta solo di ridurre la distanza fisica, ma di adottare architetture che distribuiscono i flussi nel punto della rete più adeguato, evitando congestioni e riducendo la latenza.

In Italia, Milano resta il principale hub di traffico, ma la geografia digitale è frammentata. Mix, con la sua presenza distribuita e gli Ixp regionali, offre un’infrastruttura ideale per estendere la logica dell’edge anche alle aree meno servite dalle Cdn tradizionali. Netskrt diventa così l’unico attore Cdn attivo in molte di queste località, con vantaggi tangibili: minore latenza, migliore qualità dello streaming locale e maggiore attrazione di traffico attraverso l’infrastruttura di interscambio.

Il modello di deployment: interconnessione e cache locali

Il cuore della collaborazione è un modello flessibile che consente agli Isp di partire dall’interconnessione a Mix per beneficiare subito della prossimità ai contenuti e, quando i volumi lo richiedono, attivare cache Netskrt all’interno delle proprie reti. È un approccio pensato per scalare con la domanda, senza imporre investimenti iniziali sproporzionati e mantenendo sotto controllo la complessità operativa.

Da un lato, l’interconnessione presso l’IX abilita un accesso efficiente ai contenuti e sfrutta la topologia di Mix, con benefici in termini di percorsi di rete e latenza. Dall’altro, la collocazione di cache edge nelle infrastrutture degli Isp riduce ulteriormente il path dei dati, sostituendo flussi di transito con consegne locali. Questa sinergia tra i due livelli consente di assorbire i picchi di traffico senza compromettere la qualità.

Benefici per Isp e utenti: QoE al centro

Gli impatti operativi si misurano su tre assi principali: latenza, traffico di backhaul e qualità percepita. Ridurre i salti di rete incide sulla stabilità dei bitrate e sull’avvio rapido dei flussi. La cache locale allevia la pressione sui collegamenti di trasporto e preserva margini di capacità su dorsali e peering. Per l’utente finale, il risultato è una visione continua, senza buffering e con bitrate più consistenti.

Dal punto di vista degli IX, l’attrazione di traffico attraverso Mix cresce non solo per la disponibilità di contenuti, ma per la performance che l’ecosistema garantisce agli attori collegati. Questo è particolarmente rilevante nelle aree regionali, dove le Cdn tradizionali sono meno presenti: l’estensione dell’edge crea valore laddove la domanda è reale ma storicamente servita con percorsi più lunghi e meno efficienti.

Le dichiarazioni dei protagonisti

“Siamo impegnati a garantire alle reti dei nostri membri la migliore esperienza possibile per l’utente finale”, dichiara Mauro Roberto Magrassi, Cto di Mix. “La partnership con Netskrt ci consente di distribuire contenuti di alta qualità a tutti gli utenti, portandoli ancora più vicino all’edge della rete. Sappiamo che sia i fornitori di contenuti sia i nostri clienti apprezzeranno i miglioramenti della QoE e siamo fiduciosi che la nostra collaborazione durerà a lungo e sarà proficua”.

Lars Cavi, co-fondatore di Netskrt, aggiunge: “Grazie all’innovativo modello di deployment che stiamo implementando, gli Isp possono trarre vantaggio dall’interconnessione a Mix e distribuire le cache Netskrt all’interno delle proprie reti quando la domanda lo richiede. Fin dall’inizio, Mix si è dimostrata flessibile, tecnicamente solida e allineata alla nostra visione. Insieme abbiamo individuato rapidamente i punti di deployment ottimali e stiamo già riscontrando risultati eccellenti”.

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