L'ANALISI

Mainframe, l’outsourcing non piace ai Cio italiani

Secondo un’indagine di Compuware il 73% delle aziende teme costi nascosti. E spesso alla prova sul campo le spese risultano effettivamente più alte. Dufour: “Bisogna lavorare sul trasferimento della conoscenza”

Pubblicato il 16 Gen 2013

Mainframe, l’outsourcing non piace ai Cio italiani

Non sempre l’idea di affidare il mainframe in outsourcing si rivela la scelta giusta. E infatti secondo una recente ricerca condotta da Compuware il 73% delle aziende italiane è preoccupata dei costi nascosti, che si generano. Uno dei principali motivi che spinge le imprese ad assegnare a terzi la gestione, lo sviluppo e la manutenzione delle applicazioni mainframe è la riduzione delle spese, ma non sempre questo avviene. Il 67% dei manager intervistati dalla ricerca, è scontento della qualità dei servizi in outsourcing e in Italia la percentuale tra i Cio sale al 78%.

Ma vediamo quali sono le cause. Tra le principali ci sono: costi maggiori di Mips, milioni di istruzioni per secondo, l’ aumento del divario di competenze interne e della rotazione del personale del fornitore esterno, che è controproducente. E per far fronte a questi aspetti negativi cosa si può fare? Veronique Dufour, direttore regionale per Semea di Compuware afferma: “Outsourcing e aziende devono confrontarsi e implementare processi e strumenti che portino a risultati migliori. Per esempio dovrebbero chiedersi come è possibile documentare le applicazioni legacy per risolvere i problemi che riguardano il trasferimento della conoscenza e – sottolinea Dufour – introdurre i test prestazionali in un punto più a monte del ciclo di sviluppo”.

Secondo la ricerca, i problemi qualitativi relativi all’appoggiare dati in server a società esterne si ripercuotono sul costo totale che grava sull’impresa. Il 54% delle aziende ha dovuto investire maggiormente in test prestazionali e nel troubleshooting, a causa della cattiva qualità del lavoro fornito dagli outsourcer. Il 51% dei manager ha dichiarato di dover impiegare disponibilità finanziarie in team interni dedicati alla risoluzione dei problemi. In conclusione il 67% degli intervistati afferma che la qualità delle nuove applicazioni o dei servizi forniti da società terze non è sempre soddisfacente.

La ricerca è stata condotta da Compuware che ha sentito più di 500 dirigenti, che guidano aziende in Australia, Benelux, Francia, Germania, Italia, Giappone, America e Regno Unito.

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