PA DIGITALE

Open innovation e servizi “cloud first”, ecco il nuovo Piano Triennale di Agid

La ministra Bongiorno approva le azioni 2019-2021: cruciale il ruolo del Responsabile della transizione al digitale nella riorganizzazione dei processi. Focus anche su blockchain e AI

Pubblicato il 12 Mar 2019

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Via al nuovo Piano Triennale per la PA digitale. La ministra Giulia Bongiorno ha dato il via libera alle nuove azioni 2019-2021 per accelerare la transizione al digitale di amministrazioni e territori e far diventare cittadini e imprese protagonisti dell’innovazione. Il Piano contiene elementi per strutturare la governance: sostiene il percorso inclusivo di crescita digitale delle PA centrali e locali puntando sulla figura del Responsabile per la transizione al digitale, rafforza gli interventi a supporto delle amministrazioni locali per colmare il divario tra i diversi territori del Paese. Il piano è stato elaborato a tre: ministero, Team Digitale e Agenzia per l’Italia digitale.

Continua il consolidamento di attività già avviate come la razionalizzazione dei data center pubblici e l’adozione del Cloud nelle amministrazioni italiane quale tecnologia prioritaria per consentire risparmi di costi e maggiore sicurezza. Stabilisce l’evoluzione e la più capillare diffusione dei servizi digitali, tra cui carta d’identità elettronica, Spid e PagoPA. Punta inoltre al rafforzamento delle competenze manageriali e digitali all’interno delle pubbliche amministrazioni con iniziative concrete di sensibilizzazione e formazione.

Il Piano delinea anche azioni totalmente dedicate al mondo delle imprese, per favorire l’investimento in innovazione del tessuto economico e produttivo.

Tra le nuove misure previste, anche azioni per l’innovazione dei servizi pubblici declinando il paradigma dell’open innovation, iniziative volte a integrare le azioni per semplificare il trasporto delle merci e per ridurre i costi della catena logistica con una visione che concilia le esigenze di mobilità di persone e merci e le strategie per l’adozione – a livello nazionale – delle tecnologie emergenti, come la Blockchain e l’Intelligenza artificiale.

“Con il nuovo Piano Triennale si sono messe le basi per permettere alla PA di cominciare a correre – spiega  Bongiorno – La transizione al digitale è un percorso appena avviato che richiede forte coesione tra soggetti istituzionali e mondo delle imprese, per superare difficoltà e ostacoli di carattere strutturale e culturale”. Forte, in questa nuova versione del piano, è il richiamo all’impegno e al ruolo che i Responsabili della Transizione Digitale sono chiamati a svolgere nelle loro amministrazioni”.

“Ho sempre pensato che la digitalizzazione debba essere ragionevole, inclusiva e credibile – continua la ministra – tocca ora a tutti noi, con il supporto fondamentale dei Rtd, trasformare la strategia in azioni concrete. Io sarò al loro fianco per supportare tutte le azioni e tutte le iniziative, anche formative, necessarie per sostenere i gli sforzi”.

Il Piano è frutto di un anno di lavoro sul territorio, analisi e confronti con le amministrazioni che hanno permesso di ripartire da una logica rinnovata, con uno sguardo fortemente orientato a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Il Piano viene pubblicato dopo essere stato presentato alla Conferenza Stato Regioni e condiviso con la Commissione speciale Agenda Digitale in modo da condividere il percorso attuativo, dando seguito al coinvolgimento delle Pubbliche amministrazioni locali e centrali durante la fase di stesura e raccordo.

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