L'INTERVISTA

Pignatelli (Alosys): “Sulle smart city serve visione trasversale di lungo periodo”

L’Ad dell’azienda: “Ripensare le città nel post-pandemia richiede una collaborazione di tutti i player e un sforzo immaginifico da parte dei Comuni”. Innovare gli impianti di illuminazione può accelerare la trasformazione

Pubblicato il 22 Giu 2020

GianniPignatelli

L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown ci hanno permesso di sperimentare nuovi modi di vivere la città: meno traffico, meno inquinamento, più ricorso al digitale per continuare le attività, lavorative e scolastiche, con la diffusione dello smart working e strumenti di didattica a distanza. In questo contesto i riflettori sono tornati ad accendersi sulle smart city come piattaforme abilitanti in grado di garantire una maggiore efficienza dei servizi e, dunque, maggiore benessere per cittadini e imprese.

Di come “ripensare” le città nel post-Covid ne parliamo con Giovanni Battista Pignatelli, Presidente Alosys, azienda con un “dna telco” ma che, nel tempo, ha diversificato il suo business avvicinandosi a settori strategici quali big data, industry 4.0 e, appunto, smart city.

Pignatelli, il momento che stiamo vivendo impone un importante ripensamento delle città in ottica smart. Lei che idea si è fatto?

È vero che il lockdown ci ha portato tutti a riflettere sul ruolo che le tecnologie possono svolgere nel migliorare le nostre vite. Basti pensare al boom dello smart working o della didattica a distanza. Si tratta di novità che possono portare con sé molte opportunità, ma al contempo causare rischi da non sottovalutare.

In che senso?

Fare analisi su un argomento così complesso e sfaccettato come quello delle città “intelligenti”, dove intervengono fattori non solo tecnologici ma anche politici ed economici, non è facile. Quello che vedo, dal punto di vista di un’azienda come Alosys, è che finora ci siamo concentrati su alcune sigle tecnologiche – big data, IoT, 5G tanto per citarne alcune – ma ancora troppo poco sui contenuti ovvero su come queste piattaforme possano davvero cambiare la vita dei cittadini e sostenere lo sviluppo economico dei territori, anche in ottica di sostenibilità. La pandemia ha in qualche modo mostrato la corda di questa vision e riportato in primo piano quelli che sono i bisogni, direi primordiali, delle persone.

E questo come impatta sul ruolo che tecnologie possono svolgere nella cosiddetta Fase 3?

In questi mesi abbiamo scoperto quanta importanza ha una infrastruttura già pronta all’uso, quando quest’uso diventa vitale: penso all’infrastruttura sanitaria, in primis, e subito dopo alla rete di comunicazione che ha permesso di continuare a lavorare o di proseguire le lezioni scolastiche. Oggi ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante tracciare il comportamento delle persone, attraverso app, videocamere, sistemi di sorveglianza e di correlazione di dati per evitare ulteriori epidemie e diffondere comportamenti virtuosi. Questo per dire che le piattaforme tecnologiche e le infrastrutture sono una base di partenza essenziale per abilitare processi di innovazione e di cambiamento culturale, ma che per metterle realmente a valore serve una visione strategica.

A suo avviso questa visione manca nelle smart city?

Certamente l’Italia rispetto ad altri Paesi, anche europei, soffre di importanti ritardi che non sono – attenzione – squisitamente tecnologici ma di approccio. Il nostro Paese, ad esempio, vanta una infrastruttura di impianti di illuminazione pervasiva ed efficiente: si tratta di un network già disponibile in grado di supportare nuovi servizi, testando in prospettiva i benefici di un nuovo stile di vita con meno traffico, meno inquinamento più benessere ecosostenibile attraverso i meccanismi di una economia circolare, che finalmente si sostituisce all’ economia degli sprechi. Ecco, finora le potenzialità del sistema di illuminazione non sono state sfruttate fino in fondo.

Si è fatto un’idea del perché?

Non c’è una sola causa. Con tutta probabilità si tratta, come detto prima, di mancanza di visione, di una certa “pigrizia” che ci porta a considerare solo le tlc reti abilitanti l’innovazione urbana. In questo senso serve cambiare il punto di osservazione, concentrandosi nell’attrezzare il prima possibile la nostra infrastruttura, gia’ pronta e disponibile per accogliere la scommessa di risalire le classifiche europee ed essere finalmente il Paese dove tutti percepiscono il valore delle informazioni e dei dati. Può essere fatto, da subito, anche in cooperazione con altri player. Ogni Comune – in Italia sono questi enti i proprietari del sistema di illuminazione pubblica – può già da oggi cominciare un percorso virtuoso di innovazione mettendo a profitto la propria infrastruttura di lampioni , che da asset di costo si trasformano in valore economico diventando punti di connettività.

È quello che consente di fare il vostro prodotto Alosys Switch?

Esattamente. Si tratta di un dispositivo che permette l’alimentazione degli apparati collegati alla rete di pubblica illuminazione senza eseguire cablaggi strutturali o lavori sul manto stradale. Una volta installato, il lampione è immediatamente abilitato ad ospitare dispositivi che erogano servizi innovativi. Il vantaggio per i Comuni è sicuramente economico, perché non necessità di ingenti investimenti, e inoltre consente anche agli enti più piccoli di intervenire velocemente sul digital divide nel momento in cui il palo diventa punto di connettività. Con un impatto importante anche sullo sviluppo di nuove competenze che, come indicato dall’ultimo Desi, in Italia mancano.

In che senso?

I lampioni cosiddetti intelligenti necessitano di figure professionali ibride e altamente skillate. Non semplici elettricisti ma anche esperti di Tlc che costringono il sistema della formazione e dell’industria a ragionare in modo trasversale. Quello che serve all’Italia – se vogliamo risalire il ranking europeo – è una collaborazione virtuosa tra le imprese, la scuola, gli istituti tecnici superiori e le università in grado di identificare quali tipi di competenze servono per rilanciare il Paese, programmando investimenti e formando capitale umano da impiegare nei settori che consideriamo strategici. E la smart city può essere un interessante banco di prova

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati