IL DECRETO

Pmi, sblocco degli incentivi per il digitale

Attesi a giorni, in ritardo di nove mesi sulla roadmap, i decreti attuativi che renderanno disponibili le risorse previste nel Destinazione Italia. La misura riguarda i voucher da 10mila euro per le imprese che investono in innovazione ed il credito di imposta per la banda ultralarga

Pubblicato il 11 Set 2014

Pmi, sblocco degli incentivi per il digitale

Sta per finire l’attesa per una ridda di incentivi previsti, già nel Destinazione Italia di dicembre 2013, per le pmi che investono in servizi o infrastrutture digitali. Sono in arrivo infatti i relativi decreti attuativi Mise-Mit, come annunciato ieri dalla ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi durante un’interrogazione parlamentare alla Camera. “Dopo un’approfondita e complessa istruttoria, il ministero dell’economia ha inviato al nostro dicastero lo schema del decreto per il relativo concerto nell’agosto scorso- ha detto Guidi. Il testo è stato valutato ed entro pochissimi giorni procederemo con il ministro dell’Economia alla sua sottoscrizione e pubblicazione”.

Il problema era quello della copertura. Il Destinazione Italia stabilisce voucher da 10 mila euro– per un massimo di 100 milioni di euro a livello nazionale- per Pmi che acquistano “software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga”, compresi quelli satellitari; “i voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese”.

Il decreto aveva adottato anche una soluzione per facilitare il reperimento della copertura, ma a quanto pare non è bastata per accelerare i tempi. Il testo originale del decreto prevedeva fondi basati Programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, la quale non è ancora definitiva e comunque sarà sbilanciata a favore delle regioni meridionali. Gli emendamenti in fase di conversione in legge del decreto hanno quindi stabilito che la copertura possa venire anche da fondi nazionali, Sviluppo e Coesione e dal Fondo di Rotazione (di cui alla legge 183/1987). Il tutto, con “decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico”.

Stesse modalità valgono per il credito d’imposta riconosciuto a Pmi o consorzi di Pmi che fanno interventi su reti fisse o mobili volti a garantire connessioni da 30 Megabit in su. Il credito è “nella percentuale del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20.000 euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020”.

Incentivi finalmente in arrivo, quindi; anche se “al nostro gabinetto ancora non è arrivato lo schema di decreto”, dicono dall’area incentivi alle imprese presso il Mise. Serirà ancora qualche passaggio burocratico e i decreti saranno protnti, comunque, visto che il problema copertura sembrerebbe ormai risolto dal Mef.

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