Il settore delle telecomunicazioni italiane è attraversato da una fase di consolidamento senza precedenti. Retelit, uno dei player storici, ha scelto di raccontare la propria trasformazione con una campagna Adv dal payoff “Born to B2B”. Dietro lo slogan si cela un percorso industriale iniziato anni fa, che ha ridisegnato il profilo dell’azienda e l’ha portata a diventare il terzo operatore nazionale nel mercato B2B, con una rete di oltre 47.000 km di fibra, data center distribuiti e un ruolo crescente nei cavi sottomarini internazionali.
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La nuova identità e il payoff Born to B2B
La campagna, firmata da Spada Media Group, è on air su stampa, radio, podcast e digital. Il messaggio è diretto: Retelit si propone come partner strategico per imprese, PA e operatori, con un’offerta integrata di infrastrutture e servizi digitali. “Oggi Retelit si trova in una fase cruciale del proprio sviluppo. Con questa campagna vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro ai nostri target”, ha dichiarato Mimmo Zappi, Cco di Retelit. Il payoff “Born to B2B” sintetizza la vocazione dell’azienda: abilitare l’innovazione delle imprese attraverso connettività, cloud e cybersecurity. Non è solo un claim pubblicitario, ma il riflesso di una strategia che punta a differenziarsi dai big orientati agli hyperscaler, offrendo soluzioni tailor-made e integrazione verticale.
Dalle origini alla svolta con Asterion
Retelit nasce oltre 25 anni fa come operatore di rete, con una forte specializzazione nella fibra ottica. Negli anni Duemila si consolida come fornitore di connettività per operatori e imprese, ma è nel 2021 che avviene la svolta: l’ingresso nel perimetro di Asterion Industrial Partners. Il fondo spagnolo delista la società e avvia un piano di crescita basato su acquisizioni e investimenti infrastrutturali. L’obiettivo è chiaro: creare uno dei principali operatori alternativi di infrastrutture e servizi Ict in Italia, con focus sul B2B. Da quel momento, Retelit accelera su più fronti: espansione della rete, potenziamento dei data center, integrazione di competenze digitali.
Il percorso di crescita: acquisizioni e integrazioni
Nel 2025, due operazioni segnano una fase cruciale nella trasformazione di Retelit. La prima è l’integrazione delle attività italiane di BT, con la nascita di Retelit-X, che aggiunge circa 11.500 km di fibra e quattro nuovi data center nelle aree metropolitane di Milano e Roma, incluso il Tier IV di Settimo Milanese, che arricchirà l’Avalon Campus. Entrano nel portafoglio oltre 360 aziende clienti provenienti da BT Italia e il fatturato annuo di Retelit raggiunge circa 500 milioni di euro.
La seconda operazione riguarda l’accordo con il Mef per acquisire Sparkle, il principale operatore wholesale internazionale in Italia, per un valore di 700 milioni di euro. Sparkle gestisce asset strategici, come i cavi sottomarini nel Mediterraneo, ma l’acquisizione è ancora in fase di perfezionamento e si prevede che si concluda entro la fine del 2025 o nel primo trimestre 2026. Con queste mosse, Retelit rafforza il proprio ruolo di hub digitale, nazionale e internazionale, garantendo resilienza e sicurezza in un contesto geopolitico complesso.
Investimenti strategici e ruolo nel mercato B2B
Oggi Retelit è il terzo operatore italiano nel B2B Telco & Ict, con una piattaforma integrata che spazia dalla fibra ai data center, dal cloud alla cybersecurity. Il piano industriale prevede investimenti per 350 milioni di euro entro il 2027, con l’espansione del campus Avalon – che oggi veicola l’80% del traffico Internet italiano – e la costruzione di nuovi data center tra Milano, Roma e Parma. L’obiettivo è raddoppiare la potenza installata da 25 MW a 60 MW, consolidando la capacità di supportare cloud, AI e servizi digitali avanzati. Questa strategia risponde alla crescente domanda di infrastrutture resilienti e sicure, in un mercato dove la competizione si gioca sulla capacità di integrare connettività e servizi.
Retelit come hub digitale nazionale
Il percorso di Retelit riflette una tendenza più ampia: la centralità delle infrastrutture digitali per la competitività del Paese. Con una rete capillare, data center di ultima generazione e il controllo di asset strategici come i cavi sottomarini, l’azienda si propone come abilitatore dell’innovazione per imprese e PA. La nuova campagna Adv non è solo comunicazione: è il simbolo di una trasformazione industriale che risponde alle sfide di connettività, resilienza e sicurezza in un contesto globale sempre più complesso.



































































