L'ANNUNCIO

Santoni: “In Italia puntiamo a formare 100mila studenti”

“Siamo già a quota 38mila anche grazie ai nostri partner”, annuncia l’Ad di Cisco Italia. “L’88% degli studenti formati trova lavoro”. Grande interesse per la cybersecurity

Pubblicato il 30 Mag 2017

Santoni: “In Italia puntiamo a formare 100mila studenti”

“L’Italia è il terzo paese al mondo per Cisco in quanto a studenti formati attraverso le nostre iniziative dedicate alle sigital skill. Siamo arrivati a quota 38mila studenti ed è ragionevole pensare che arriveremo a 100.000 ”. E’ quanto ha annunciato Agostino Santoni, Ad di Cisco Italia, in occasione della convention annuale del Quadrato della Radio. “È vero, in Italia mancano competenze innovative e la strada sarà lunga, ma come Cisco stiamo registrando un elevato interesse da parte degli studenti degli Istituti tecnici e delle università a intraprendere percorsi di formazione focalizzati sulle nuove esigenze del mercato”.

E i risultati in termini di occupazione sono altrettanto interessanti: “Grazie al programma alternanza scuola lavoro, abbiamo rilevato che l’88% degli studenti formati trova lavoro”, ha evidenziato Santoni sottolineando che l’azienda sta portando avanti il programma anche attraverso i propri partner sparsi sul territorio (circa 2mila). Fra i corsi che stanno registrando particolare interesse quello sulla cybersecurity lanciato in collaborazione con il Cini: 5mila gli studenti coinvolti e nel progetto sono stati “assoldati” una ventina di ricercatori con l’obiettivo di definire le linee guida “cyber” a livello della supply chain.

In occasione della convention dell’Associazione presieduta da Stefano Pileri, Santoni ha anche fatto il punto sui progetti che l’azienda sta portando avanti sul fronte Industria 4.0. “Puntiamo a 1.000 vase history”, ha annunciato. “Tutte le aziende con cui stiamo lavorando – ha aggiunto – hanno aumentato i posti di lavoro poiché da un lato devono cercare di performare nel breve e dall’altro devono anche dotarsi di personale stabile per affrontare le nuove sfide”. Ma la sfida vera, ne è convinto l’Ad di Cisco è quella organizzativa: “Serve il coraggio di cercare strade nuove ed “energia” nell’organizzazione. Con una visione tutto torna più semplice. Spero che il nostro paese possa trovare la sua visione”.

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