IMAGINE POSSIBLE

Transizione ecologica, Giovannini: “Digitale e 5G fondamentali per accelerare”

Il ministro delle Infrastrutture evidenzia il legame stretto tra tecnologie d’avanguardia e sviluppo sostenibile: “Abbiamo impostato le linee guida sulla definizione di fattibilità tecnico-economica dei lavori infrastrutturali. Tutto il Paese deve andare in questa direzione. Ci sono grandi opportunità per le imprese con tecnologie di frontiera”

Pubblicato il 15 Feb 2022

Patrizia Licata

giovannini

L’Italia insieme all’Europa ha intrapreso un percorso di sviluppo che unisce la transizione digitale a quella “green”, ovvero la sostenibilità ambientale. Il 5G ha numerosi casi d’uso in questo ambito. La connettività di nuova generazione permette per esempio alle utility di trasformare le loro reti di distribuzione in smart grid, dove i dati trasmessi dai contatori intelligenti riescono a rilevare proattivamente i guasti e a gestire i picchi. Ancora: le reti 5G abilitano servizi di controllo e abbattimento dei consumi e delle emissioni nel settore dei trasporti.

Risparmiare energia si può e si deve: è economicamente vantaggioso e doveroso nei confronti dell’ambiente”, afferma Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, in occasione dell’evento Imagine Possible di Ericsson. “La digitalizzazione pervade tutta la trasformazione economica e ecologica. Pensiamo alla tecnologia del cold ironing per le navi ferme nei porti, che consente di passare dall’alimentazione diesel all’elettrico. Non sarebbe possibile senza le smart grid e quindi del supporto digitale”.

Un progetto di porto connesso già realizzato in Italia da Ericsson e Cnit è quello di Livorno, come illustra il Director of the Jlab Ports laboratory (Port of Livorno), Paolo Pagano. Il progetto ha una valenza ampia, nota il ministro Giovannini: “I porti sono un potenziale traino di sviluppo tecnologico per tutta la loro città e il territorio circostante”.

Giovannini evidenzia ancora che il nostro Paese si sta tarando con sempre maggior determinazione sugli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile: “Sono principi che l’Europa ha inserito anche nel NextGen Eu e l’Italia ha fatto lo stesso con la direttiva emanata da Mario Draghi a dicembre sul comitato interministeriale Cipe, rinominato significativamente in Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Ora tutti i progetti di realizzazione delle infrastrutture devono tenere conto dell’impatto ambientale. Il nostro ministero è pronto”, ha proseguito Giovanni: “Abbiamo impostato le linee guida sulla definizione di fattibilità tecnico-economica dei lavori infrastrutturali. Tutto il Paese deve andare in questa direzione. Ci sono grandi opportunità anche per le imprese private, ma bisogna proporre tecnologie di frontiera”.

Il 5G è tra queste: “Il ministro Vittorio Colao sta guidando la trasformazione digitale e il 5G ne fa parte”, conclude Giovannini. “Stiamo lavorando con lui e Ferrovie dello Stato per migliorare la qualità del servizio di connettività sui treni sia veloci che locali, ormai diventati un luogo di lavoro”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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