IL CASO

Mastercard, l’Antitrust apre un’istruttoria sui pagamenti contactless

L’Autorità garante per la Concorrenza e il mercato indaga sulla condotta della società dopo aver ricevuto una segnalazione di Bancomat: sotto la lente di ingrandimento le nuove regole per la procedura di ‘double-tap’ sulle carte co-badged

Pubblicato il 21 Dic 2021

contactless

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Mastercard su segnalazione di Bancomat. L’iniziativa riguarda i pagamenti contactless ed è riportata sul Bollettino settimanale dell’Autorità garante per la Concorrenza e il mercato. Con un possibile abuso di posizione dominante, Mastercard, attiva in Italia con i marchi MasterCard, Maestro e Cirrus, avrebbe infatti imposto agli aderenti al suo circuito nuove regole per una procedura di ‘double tap’ con l’obbligo di effettuare la scelta del circuito, precludendo a Bancomat la possibilità del ‘single tap’.

L’analisi dell’Antitrust

Quella contactless, rimarca l’Autorità, è “una modalità di pagamento che, anche a causa della pandemia (e, dunque, nell’ottica di evitare contatti o passaggi della carta di mano in mano) sta assumendo un ruolo sempre più importante, con un significativo tasso di crescita negli ultimi anni, pari, in valore, al 66% nel primo semestre del 2021 rispetto al semestre dell’anno precedente, e al 78% nel medesimo periodo, in termini di volume (numero di operazioni). Si consideri che tale modalità di pagamento, vista la sua praticità e immediatezza, è particolarmente utilizzata per pagamenti di importi di valore medio-basso, per i quali spesso non è nemmeno necessario digitare il Pin”.

In questo contesto, “la differenza tra single-tap e double-tap assume rilievo in presenza di una carta co-badged, ossia di una carta che reca due marchi, in quanto occorre stabilire con quale dei due circuiti il pagamento debba essere effettuato. Nel caso di una carta cosiddetta mono-brand, chiaramente, il circuito è unico quindi non vi è alcuna scelta da fare. Inoltre, nel caso in cui la transazione abbia luogo attraverso un dispositivo mobile che contiene all’interno del wallet più di una carta di pagamento mono-brand, essa si instrada direttamente sulla carta (e, quindi, sul circuito) che il titolare ha scelto come preferita al momento dell’inserimento delle carte nel portafoglio elettronico”.

Se dal un punto di vista normativo, entrambe le soluzioni sono in linea con quanto previsto dal legislatore europeo, nel primo caso (single-tap) il titolare della carta può dichiarare la propria preferenza prima del tap, altrimenti il pagamento va di default sul circuito che l’esercente ha pre-impostato sul Pos; nel secondo caso (double-tap) al titolare della carta è specificamente chiesto quale circuito preferisca.

“Il Mandato di Mastercard”, spiega l’Autorità, “riguarda i soli pagamenti con carte co-badged. Per Bancomat, in base alle stime dalla stessa fornite, le carte co-badged rappresentano il 99% delle carte emesse (mentre le sue carte mono-brand sarebbero del tutto residuali). La preponderanza di carte co-badged per il circuito Bancomat è giustificata dalla circostanza per cui la carta Bancomat può essere utilizzata solo nel territorio italiano e non può essere utilizzata per acquisti su internet; di contro, la carta del circuito internazionale – che nelle carte co-badged si affianca a quella Bancomat – ha una spendibilità geograficamente estesa a livello globale e può essere utilizzata anche per acquisti online”. La presenza del circuito Bancomat sulle carte di debito sarebbe, tuttavia, fortemente richiesta dagli esercenti e, quindi, dai convenzionatori, giacché tale circuito comporterebbe costi di convenzionamento per l’esercente e, in ultima analisi, per i consumatori, assolutamente più bassi rispetto ai circuiti internazionali. “Per queste ragioni, al fine di conciliare l’interesse dei consumatori ad avere una carta con maggiori opzioni di utilizzo con l’interesse degli esercenti a ridurre i costi, la soluzione utilizzata dalle banche emittenti è quella di emettere una carta co-badged che reca entrambi i circuiti, Bancomat e il circuito internazionale, in modo che al cliente sia fornita una carta più completa dal punto di vista dei servizi ad essa associati e l’esercente possa incassare anche pagamenti con il circuito Bancomat (più economico)”.

Il possibile abuso di posizione dominante

Secondo l’Autorità, quindi, il mandato di Mastercard “appare potenzialmente idoneo a pregiudicare il commercio intraeuropeo, in quanto le nuove regole di circuito investono l’intero territorio italiano e interessano la totalità degli istituti finanziari che prestano servizi di convenzionamento e di emissione delle carte in Italia”. Ritendendo che “il Mandato di Mastercard potrebbero configurare una fattispecie di abuso di posizione dominante, in possibile violazione dell’articolo 102 del Tfue, delibera l’avvio dell’istruttoria. Mastercard ha 60 giorni di tempo per essere sentita e il procedimento deve concludersi entro il 31 dicembre 2022.

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