INNOVAZIONE

Il Covid-19 non ferma il Fintech, nel 2020 mercato a oltre 290 miliardi di dollari

Secondo AksjeBloggen il settore crescerà del 9,1% anno su anno e arriverà a 396,8 miliardi nel 2024

Pubblicato il 09 Giu 2020

Antonio Dini

fintech

Il mercato dei prestiti fintech continua a crescere, nonostante lo stop all’economia causato dalla pandemia di coronavirus. Secondo AksjeBloggen, le transazioni avvenute nel settore alla fine dell’anno toccheranno quota 291,4 miliardi di dollari, in crescita del 9,1% anno su anno, e continueranno a crescere sino a raggiungere i 396,8 miliardi nel 2024.

Negli ultimi anni i prestiti fatti da aziende fintech come alternative ai servizi bancari tradizionali sono in crescita. La pandemia di coronavirus ha rallentato il mercato, ma nel complesso, secondo AksjeBloggen, il settore del fintech continuerà a crescere. Negli ultimi tre anni il valore di mercato del settore è infatti aumentato del 60%.

Nel 2017 l’intero settore del prestito fintech valeva 181,2 miliardi di dollari, secondo Statista Alternative Lending Survey. Nei due anni successivi è cresciuto del 47% arrivando a un transato di 167,1 miliardi di dollari. Le rilevazioni e le proiezioni statistiche rivelano che negli ultimi 12 mesi il valore di mercato è aumentato di altri 24,3 miliardi di dollari, sino ad arrivare alla stima per la fine dell’anno di 291,4 miliardi.

Tuttavia, il dato è diverso se si guardano le stime di crescita del settore fatte prima della pandemia. Le attese per il 2020 erano che i prestiti fintech arrivassero a quota 312,6 miliardi di dollari, cioè un 7% in più rispetto ai dati ricalcolati dopo la pandemia.

I sistemi di prestito fintech sono basati su piattaforme online che rimuovono le banche dall’intermediazione e collegano direttamente chi chiede il prestito con chi lo finanzia, portando dei vantaggi a entrambi i soggetti. Gli algoritmi riescono a calcolare molto rapidamente (in minuti, anziché giorni) se autorizzare il prestito. Chi chiede i soldi si vede offrire tassi di interesse molto bassi. Allo stesso tempo, rispetto ai servizi delle banche tradizionali, chi presta i soldi ottiene un tasso sul capitale più elevato.

La maggior parte dei prestiti fintech è tra aziende con un transato che nel 2020 si attesterà sui 206,1 miliardi di dollari. Nei prossimi quattro anni il numero di prestiti alle Pmi continuerà a crescere sino ad arrivare a 297,6 miliardi di valore.

Invece i prestiti tra privati è previsto che alla fine dell’anno arrivino a un transato di 85,3 miliardi, cioè 2,4 volte meno del segmento business. Alla fine del 2024 la stima dei prestiti tra privati è che arrivino a 99,2 miliardi.

Nel 2024 il numero dei prestiti fintech raggiungerà i 91,1 milioni. La Cina è il più grande mercato per il fintech al mondo, e ne assorbirà complessivamente 251,8 miliardi di transato alla fine dell’anno. Gli Usa si attesteranno invece a 27,5 miliardi di dollari di transato, pari a nove volte meno del volume di prestiti effettuato dalla Cina. Regno Unito con 3,9 miliardi e Svizzera con 1,3 miliardi sono gli altri mercati principali.

Al crescere dei volumi, secondo le stime, cresceranno anche gli accordi di prestito fintech. Nel 2017 erano andati a buon frutto 56 milioni di accordi tra quelli B2b e quelli B2c. Negli ultimi tre anni il numero è cresciuto del 30% arrivando a 72,8 milioni nel 2020 e continuerà a crescere sino ad arrivare a 91,1 milioni nel 2024.

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