La quadra è ancora tutta da trovare. Ma il tavolo tecnico che si è riunito oggi al Mise per fare il punto sul piano Impresa 4.0 è stato un’occasione interlocutoria per evidenziare alcune criticità sul cammino.
Confindustria, Confindustria Digitale, Confcommercio, Confartigianato, Federmanager, Ucimu, Anima e Cna le associazioni che hanno preso parte all’incontro presenziato da alcuni dirigenti del ministero dello Sviluppo Economico – a condurre i lavori Daniel De Vito, capo della segreteria tecnica del Mise – e che ha visto presente in chiusura dei lavori anche il Consigliere di Di Maio all’Innovazione Marco Bellezza.
No a proroga sic e simpliciter degli incentivi del Piano ma nemmeno cancellazione: questa la posizione ferma del Mise emersa durante l’incontro, secondo quanto risulta a Corcom. Non è stato chiarito però come si intenda procedere su questo fronte. La maggiore criticità – sempre secondo quanto risulta a Corcom – riguarda la gestione del credito di imposta: numerose le pratiche che sarebbero state rigettate dall’Agenzia delle entrate perché le attività alla base delle richieste da parte delle aziende non si sarebbero inquadrate sotto il cappello “innovazione”. La misura dunque sarebbe da rivedere perché troppo soggetta a interpretazioni e misunderstanding da parte delle stesse aziende. Un’ipotesi, secondo quanto emerso dalla riunione, potrebbe essere prevedere una misura ad hoc “scorporando” dunque le attività. Ma resta da individuare il perimetro d’azione della eventuale nuova misura ossia definire cosa vada incluso nel nuovo pacchetto.
Tutta da chiarire anche la questione dell’assegnazione delle risorse: il nuovo credito di imposta per l’”innovazione” andrebbe a impattare sulle risorse a disposizione per l’iperammortamento, che ne uscirebbero dunque penalizzate? Oppure saranno messe in campo risorse extra?
Fra le altre ipotesi sul piatto la rimodulazione del Piano sulla base delle filiere-distretti, ma anche su questo punto c’è da fare chiarezza su termini di applicazione e risorse. Niente di fatto invece sul fronte della Cabina di regia la cui convocazione è attesa da mesi.