L'OSSERVATORIO

Europee 2019, a sorpresa frenano le fake news

Secondo i dati Agcom sulla disinformazione online, tra marzo e aprile il numero di “bufale” diffuse sul web è decisamente inferiore a quello registrato nei mesi antecedenti le politiche del 2018. Bassa la copertura mediatica della tornata elettorale

Pubblicato il 24 Mag 2019

D. A.

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Nel secondo bimestre 2019, la disinformazione online complessivamente prodotta in Italia mostra un andamento pressoché costante rispetto al periodo gennaio-febbraio. È quanto rileva il terzo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online, pubblicato oggi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La nota a corredo del report osserva come nel periodo che precede le prossime elezioni europee, l’ammontare medio di disinformazione online assuma valori decisamente inferiori rispetto a quelli registrati nel periodo antecedente alle politiche del 2018. A marzo e aprile 2019, i contenuti di disinformazione si concentrano principalmente su fatti di cronaca (38,2%) che, congiuntamente a quelli di politica (11,8%) costituiscono la metà del totale. Va specificato che sui siti di disinformazione l’incidenza degli articoli che trattano direttamente il tema delle elezioni europee ad aprile è stato di poco superiore all’1%.

In particolare, l’analisi del testo di tutti gli articoli prodotti dai siti di disinformazione evidenzia l’emergere di quattro principali tematiche: politica e affari di governo, cronaca nera e giudiziaria, medicina e salute, meteo. Tra i temi di rilevanza europea individuati da Eurobarometro, la disinformazione online riguarda soprattutto criminalità e disoccupazione, mentre sul totale diminuisce l’incidenza dell’immigrazione. La criminalità, che costituisce l’oggetto del 10% dei contenuti fake, si conferma la tematica più trattata non solo dai siti ma anche dalle pagine/account social di disinformazione.

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