Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, nel suo primo messaggio dopo l’arresto in Francia, definisce sul suo stesso canale Telegram “sorprendente” che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri, negando anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un “paradiso anarchico” e definendo tali affermazioni “assolutamente false”. Per l’imprenditore russo, accusare un amministratore delegato “di crimini commessi da terzi” è un “approccio sbagliato”.
SOCIAL CYBERCRIME
Telegram, Durov pronto a smontare le accuse. E intanto scoppia il caso Snap
Parla il fondatore, che si dice sorpreso della decisione della Francia ma ammette “disagi crescenti” nella gestione “che rendono più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma”. Il New Mexico mette sotto accusa Snap per la diffusione di materiale pornografico che favorisce lo sfruttamento dei minori

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