Il digitale può aiutare l’istituto del processo. "Sarebbe sufficiente prevedere, almeno nell’immediato, che tutti i difensori debbano dotarsi di indirizzi di posta elettronica certificata per eseguire tempestivamente le notifiche degli atti giudiziari. Ciò favorirebbe da subito un maggiore snellimento delle procedure". Così scrive il presidente della corte d’appello di Roma, Giorgio Santacroce, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Il magistrato poi aggiunge: "Tre gradi di giudizio e gradi infiniti di controllo in materia di misure cautelari sono troppi anche questi. Occorrono seri filtri alle impugnazioni, selezionando rigorosamente i ricorsi ammissibili da quelli che non lo sono perché affetti da aspecificità o da manifesta infondatezza".