PA DIGITALE

Team Piacentini: “Piano triennale in fase avanzata, forte raccordo con Agid”

Il documento di programmazione strategica ed economica in fase di revisione. Samaritani: “Bussola che guiderà la trasformazione della macchina pubblica. Focus sul procurement. Ferrara (Consip): “Entro il 2018 acquisti pubblici solo online”

Pubblicato il 31 Gen 2017

Federica Meta

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“Siamo in una fase avanzata della revisione del piano triennale al quale Agid e Team per la Trasformazione Digitale stanno lavorando insieme”. Lo fa sapere a CorCom il Team per la Trasformazione Digitale guidato dal Commissario, Diego Piacentini, in merito alla pubblicazione del documento di programmazione strategica ed economica delle PA italiana e di allocazione delle risorse per lo sviluppo dei sistemi informativi.

Attraverso il Piano Triennale saranno individuati principi architetturali fondamentali e saranno classificate e razionalizzate le spese per amministrazione o categorie di amministrazioni in coerenza con gli obiettivi da raggiungere fissati dalla legge di stabilità. I risparmi ottenuti sul fronte della spesa corrente alimenteranno nuovi investimenti in innovazione e sviluppo.

Del ruolo che il Piano avrà nello sviluppo digitale del Paese se ne è parlato oggi in occasione in occasione del workshop a porte chiuse, organizzato dal ministero dell’Economia in collaborazione con Agid e la società di consulenza Pwc. In occasione dell’evento il dg di Agid, Antonio Samaritani, ha ricordato che il modello di sviluppo digitale della PA italiana si basa su tre asset: ecosistemi (cittadinanza digitale, scuola, trasporti e turismo), infrastrutture immateriali (base dati, catalogo Api) e reti materiali (data center, cloud, connettività e sicurezza).

“La cybersecurity è la bussola che guiderà la nostra strategia – ha spiegato il dg – Tutti i servizi digitali sono e saranno concepiti in sicurezza by design”.

Focus anche sulla collaborazione con le imprese. “Il modello è quello degli open services – ha puntualizzato il Samaritani – ovvero un coinvolgimento dei privati nello sviluppo di servizi integrati ed interoperabili. Un modello che facilita il rapporto con il mercato e fa da ponte tra pubblico e privato”.

Nel cammino verso un’amministrazione “paperless” un ruolo centrale lo gioca Consip, la centrale degli acquisto del Mef. “L’innovazione della macchina pubblica, infatti, passa anche per la centralizzazione degli acquisti con un progetto di ridisegno del sistema nazionale degli acquisti pubblici”. Si punta tagliare le circa 35mila stazioni appaltanti in 35 soggetti aggregatori per comprare 19 categorie merceologiche. “Tutto questo – ha annunciato Ferrara con l’obiettivo di effettuare online entro il 2018 tutti gli acquisti online della PA”.

Un assist all’azione di Consip e Agid arriva dalla legge di bilancio 2017. Si stabilisce che le PA, centrali e locali, ricorrano a Consip pre gli acquisti di particolare rilevanza strategica inserite nel piano triennale. Inoltre Consip può supportare le amministrazioni nell’individuazione di specifici interventi di semplificazione, innovazione e riduzione dei costi dei processi amministrativi.

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