Unità d’Italia, online le biografie dei “servitori dello Stato”

Sul sito del ministero della PA e Innovazione la storia di 150 uomini e donne che hanno dedicato la vita alla Pubblica amministrazione. Brunetta: “Raccontiamo al dedizione e l’orgoglio di lavorare per la collettività”

Pubblicato il 16 Mar 2011

Unità d’Italia, online le biografie dei “servitori dello Stato”

Per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’Unità
d’Italia, inizia oggi sul sito del ministero dell’Innovazione e
della Pubblica Amministrazione la
pubblicazione quotidiana delle sintesi delle biografie di
centocinquanta servitori dello Stato. Uomini e donne che nel corso
della storia unitaria del nostro Paese hanno dedicato la propria
vita al servizio della collettività in tutti i rami della pubblica
amministrazione: a livello centrale e a livello locale, nei
ministeri e negli enti, nelle varie articolazioni della
magistratura e delle forze dell’ordine, nelle aule scolastiche e
universitarie, nelle strutture sanitarie, nei musei e nelle
istituzioni culturali.

Le sintesi delle biografie sono tratte da un libro curato da Guido
Melis, massima autorità in materia di storia della Pubblica
Amministrazione italiana, che si è avvalso di un nutrito gruppo di
studiosi, della documentazione inviata dai ministeri e del
contributo volontario di funzionari e dirigenti di varie
amministrazioni. Il volume sarà presentato nell’ambito del
prossimo ForumPA previsto per la prima metà di maggio di
quest’anno e verrà distribuito al pubblico nel corso della
mostra “La Macchina dello Stato” che si aprirà presso
l’Archivio Centrale dello Stato. I personaggi trattati nel libro
costituiscono il nucleo di partenza di una grande raccolta di
testi, documenti, riferimenti bibliografici, immagini e filmati che
si arricchirà nel tempo sino a formare un vero e proprio deposito
di conoscenze, riferimenti e collegamenti sulla storia della
Pubblica amministrazione.

Il primo personaggio presentato è Licisco
Magagnato
, direttore dei Musei e Gallerie del Comune di
Verona, esponente di rilievo dell’antifascismo veneto, insigne
studioso, impegnato per tutta la vita nella difesa del patrimonio
artistico e storico del nostro paese. Sarà seguito da
Giuseppe Fiorelli, direttore del Museo Nazionale e
degli Scavi di Napoli, primo direttore centrale degli Scavi e dei
Musei del Regno d’Italia.

“La Pubblica amministrazione non è fatta soltanto di
regolamenti, procedimenti e strutture organizzative – spiega il
ministro Renato Brunetta – Dietro il lavoro di donne e uomini
impegnati nel garantire ai cittadini i servizi ai quali hanno
diritto, esiste la storia di tutti quelli che li hanno preceduti
dietro quegli sportelli, quelle scrivanie, quegli uffici e che
hanno contribuito a costruire e far funzionare enti e uffici di
ogni genere, dimensione e finalità. La storia della Pubblica
amministrazione italiana dall’Unità a oggi è una storia di
dedizione all’impiego, di orgoglio e consapevolezza del proprio
ruolo istituzionale, di sensibilità e inventiva poste a
disposizione della collettività. E’ anche testimonianza di una
diuturna lotta contro gli sprechi, le vigliaccherie e i
compromessi, anche durante periodi storici nei quali era
decisamente più facile mostrarsi conformisti e accomodanti,
indulgere alla pigrizia o addirittura lasciarsi tentare dalla
corruzione. Questa storia, questa lotta, questa missione civile
vanno riscoperte e valorizzate”.

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