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Data center, scatta l’allarme energetico: operatività a rischio



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Secondo Gartner entro il 2027 il 40% delle infrastrutture hyperscaler per l’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa sarà limitato da difficoltà di approvvigionamento. “Impatto sui costi di gestione dei large language model”

Pubblicato il 28 nov 2024



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L’intelligenza artificiale (AI) e l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) stanno determinando un rapido aumento del consumo di energia elettrica, con previsioni di crescita dei data center fino al 160% nei prossimi due anni: di conseguenza, entro il 2027 il 40% dei data center AI esistenti sarà limitato operativamente dalla disponibilità di energia.

A fornire il dato è un nuovo report di Gartner, secondo cui “la crescita esplosiva di nuovi data center hyperscale per l’implementazione della GenAI sta creando una domanda insaziabile di energia che supererà la capacità dei fornitori di servizi di espandere la loro capacità abbastanza velocemente”. “A sua volta – puntualizza Bob Johnson, VP Analyst di Gartner -, questo minaccia di interrompere la disponibilità di energia e di portare a carenze, che limiteranno la crescita di nuovi data center per GenAI e altri usi a partire dal 2026”.

Large Language Model alla base della crescente richiesta di energia

Secondo le stime di Gartner, l’energia richiesta dai data center per l’esecuzione di server incrementali ottimizzati per l’IA raggiungerà i 500 terawattora (TWh) all’anno nel 2027, ovvero 2,6 volte il livello del 2023.
“Si stanno progettando nuovi centri dati più grandi per gestire le enormi quantità di dati necessarie per addestrare e implementare i modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm), in rapida espansione, che sono alla base delle applicazioni GenAI”, ha dichiarato Johnson. “Tuttavia, è probabile che le carenze di energia elettrica a breve termine continuino per anni, poiché la nuova capacità di trasmissione, distribuzione e generazione di energia potrebbe richiedere anni per entrare in funzione e non allevierà i problemi attuali”.

Prezzi dell’elettricità verso un aumento

Secondo Gartner, il risultato inevitabile dell’imminente carenza di energia è un aumento del prezzo dell’elettricità, che farà lievitare anche i costi di gestione dei Llm.

“I principali utenti di energia stanno lavorando con i principali produttori per assicurarsi fonti di energia garantite a lungo termine e indipendenti dalle altre richieste della rete”, ha dichiarato Johnson. “Nel frattempo, il costo dell’energia per il funzionamento dei data center aumenterà in modo significativo, poiché gli operatori utilizzeranno la leva economica per assicurarsi l’energia necessaria. Questi costi saranno trasferiti anche ai fornitori di prodotti e servizi AI/GenAI”.

A rischio gli obiettivi di sostenibilità

Anche gli obiettivi di sostenibilità a zero emissioni di carbonio saranno influenzati negativamente dalle soluzioni a breve termine per fornire più energia, poiché l’aumento della domanda sta costringendo i fornitori ad aumentare la produzione con ogni mezzo possibile. In alcuni casi, spiega Gartner, ciò significa mantenere in funzione impianti a combustibile fossile che erano stati programmati per il pensionamento oltre il periodo di chiusura previsto.

“La realtà è che l’aumento dell’utilizzo dei data center porterà a un aumento delle emissioni di CO2 per generare l’energia necessaria nel breve periodo”, ha dichiarato Johnson. “Questo, a sua volta, renderà più difficile per gli operatori dei data center e per i loro clienti raggiungere obiettivi di sostenibilità aggressivi per quanto riguarda le emissioni di CO2”.

Secondo Gartner, i data center necessitano di una disponibilità di energia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che le energie rinnovabili come l’eolico o il solare non possono fornire senza una qualche forma di alimentazione alternativa nei periodi in cui non generano energia. Un’alimentazione affidabile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, può essere generata solo da centrali idroelettriche, a combustibili fossili o nucleari. A lungo termine, saranno disponibili nuove tecnologie per migliorare l’immagazzinamento delle batterie (ad esempio le batterie agli ioni di sodio) o l’energia pulita (ad esempio i piccoli reattori nucleari) che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

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