Il 2025 segna un punto di svolta per la Telco AI. Dopo un biennio dominato da progetti focalizzati su automazione e riduzione dei costi, gli operatori di telecomunicazioni globali stanno spostando l’attenzione verso l’obiettivo della generazione di ricavi. È quanto emerge dal report “Telco AI: State of the Market Q3 2025” pubblicato da Gsma Intelligence, che fotografa l’evoluzione del mercato dell’intelligenza artificiale applicata alle telecomunicazioni.
Secondo l’analisi, circa il 20% dei progetti AI lanciati nel 2025 mira esplicitamente a creare nuove linee di business, con modelli basati su GPU-as-a-Service (GPUaaS), servizi di inferenza distribuita e, in alcuni casi, AI factory per lo sviluppo locale di modelli linguistici e applicazioni enterprise. Un cambiamento radicale, dopo anni in cui l’AI è stata utilizzata quasi esclusivamente per tagliare costi e ottimizzare le operation.
“Stiamo entrando in una nuova fase in cui l’AI diventa un motore di ricavi, non solo di efficienza”, sottolinea Tim Hatt, Head of Research & Consulting di Gsma Intelligence. Gli Stati Uniti guidano il movimento, seguiti da Cina e Corea del Sud, mentre l’Europa si avvicina con iniziative mirate al supporto del business enterprise.
Indice degli argomenti
Telco AI e sovranità digitale: il vantaggio competitivo
Un secondo trend decisivo individuato dallo studio è la crescita della cosiddetta Sovereign AI, che implica la gestione e l’elaborazione dei workload di intelligenza artificiale all’interno dello stesso Paese in cui vengono generati. Questo approccio, sottolinea il report, rafforza la posizione competitiva delle telco rispetto agli hyperscaler, grazie al controllo delle infrastrutture di rete e dei data center nazionali.
Nel terzo trimestre del 2025, esempi concreti arrivano da Ooredoo Qatar, Indosat e Bell Canada, che hanno lanciato cloud sovrani AI in collaborazione rispettivamente con Ericsson e Cohere. Il concetto di “AI sovrana” risponde anche a esigenze geopolitiche e regolatorie, legate alla sicurezza dei dati e alla conformità normativa.
Per gli operatori, ciò si traduce in nuove opportunità di partnership pubblico-private e nella possibilità di monetizzare la gestione locale del calcolo, un’area in cui la prossimità territoriale e la bassa latenza fanno la differenza.
La centralità delle Gpu: Nvidia domina, ma il campo si apre
Alla base dell’intera filiera Telco AI c’è la componente hardware. Il report Gsma Intelligence evidenzia come Nvidia mantenga una posizione dominante nella fornitura di GPU per gli operatori, seguita da Amd e Intel. Tuttavia, mentre il dominio di Nvidia nel calcolo resta solido, lo spazio competitivo si sta spostando verso il cloud, dove Google e Microsoft si contendono la leadership nelle partnership con gli operatori di grandi e medie dimensioni.
Questo scenario apre prospettive di collaborazione diversificate: i grandi carrier scelgono Google per scalare su cloud e Llm, mentre i player regionali preferiscono Microsoft, forte della propria presenza locale e della rete enterprise. Una dinamica che riflette un mercato più aperto e frammentato, in cui la flessibilità dei modelli di partnership è cruciale per creare valore.
Le priorità operative: customer care e network automation
Il customer care continua a rappresentare il principale ambito di applicazione dell’intelligenza artificiale nelle telco, con quasi il 50% dei progetti globali focalizzati su chatbot, assistenti virtuali e sistemi di upselling automatico. Seguono i casi d’uso di network automation e manutenzione predittiva, dove l’AI viene utilizzata per anticipare guasti, ottimizzare la gestione energetica e ridurre l’impatto del traffico dati sulla rete.
Il 70% delle implementazioni censite da Gsma Intelligence è già live, segno di una maturità crescente e di un ritorno operativo tangibile. Tuttavia, la vera sfida è andare oltre la pura efficienza. “L’AI deve diventare un’arma strategica per differenziare l’offerta e creare valore aggiunto per clienti enterprise e consumer”, affermano gli analisti del report.
Telco AI e sostenibilità: l’energia come leva strategica
Il tema dell’energia emerge come fattore critico nella transizione verso la Telco AI. I costi energetici rappresentano ancora dal 20 al 30% dell’opex per molti operatori. L’intelligenza artificiale, sebbene aumenti i carichi computazionali, può migliorare l’efficienza attraverso soluzioni di ottimizzazione del traffico, modulazione dinamica dei consumi e gestione predittiva dei picchi.
Soluzioni come quelle adottate da Umniah con Ericsson per ridurre l’impatto energetico delle reti o le piattaforme di True e e& per il monitoraggio automatico delle stazioni base, mostrano come AI e sostenibilità siano destinate a convergere. Le telco che riusciranno a coniugare riduzione dei costi e innovazione sostenibile avranno un vantaggio competitivo decisivo nei prossimi anni.
Verso un nuovo modello di monetizzazione
La monetizzazione dell’AI segue una logica a spettro, che va dal cloud centrale fino al telco edge e al device edge, con soluzioni che combinano calcolo distribuito e modelli di business ibridi. Secondo Gsma Intelligence, la chiave sarà “posizionare l’AI nel posto giusto e con il giusto valore”.
Gli operatori stanno esplorando modelli di ricavo basati su consumo di calcolo (token di Gpu), licensing di piattaforme AI, revenue sharing con partner tecnologici e servizi verticali per settori come sanità, retail e industria manifatturiera. L’obiettivo è creare un AI marketplace connesso alla rete, dove la capacità computazionale diventa un asset da monetizzare.
Tra i pionieri si distinguono Verizon, SK Telecom, Orange ed e&, che hanno avviato progetti di AI factory e GPUaaS per il mercato enterprise. Queste iniziative non solo generano nuove entrate, ma consolidano il ruolo delle telco come abilitatori dell’AI distribuita e garanti della sovranità dei dati.
Gli equilibri globali e il ruolo dell’Europa
Sul piano geografico, il report segnala una forte disomogeneità. L’Asia-Pacifico guida per volume di implementazioni, seguita da Europa e Nord America. Nel Vecchio Continente, il 25% dei progetti annunciati nel terzo trimestre 2025 ha una finalità esplicitamente commerciale, con focus su servizi AI per imprese e pubbliche amministrazioni.
Le iniziative di Ofcom nel Regno Unito e la consultazione lanciata da Anatel in Brasile mostrano una crescente attenzione regolatoria all’uso responsabile e trasparente dell’AI nei servizi di telecomunicazione. In Europa, il dibattito sulla sovranità dei dati e l’adozione di AI Cloud nazionali si inserisce nella cornice del regolamento AI Act, accelerando l’evoluzione del settore.
Una corsa lunga, ma già decisiva
La trasformazione della Telco AI è appena iniziata, ma i segnali sono chiari: le telco non vogliono più limitarsi a essere infrastrutture passive. Stanno diventando attori centrali dell’economia dei dati e dell’AI distribuita. Come conclude il report Gsma Intelligence, “il successo dipenderà dalla capacità degli operatori di costruire ecosistemi aperti, partnership strategiche e modelli di business scalabili”.
Il 2026 sarà l’anno della verifica: i primi risultati finanziari dei progetti AI mostreranno se la promessa di nuove entrate potrà tradursi in valore reale. La direzione è tracciata — e passa per una Telco AI capace di unire sovranità, innovazione e crescita sostenibile.



































































