DIFESA

Leonardo “regina” dei droni marini: si aggiudica il maxi-bando Ue Ocean2020

L’iniziativa del Fondo europeo per la difesa promuove la ricerca tecnologica per l’integrazione di piattaforme senza pilota nelle missioni di sorveglianza a interdizione. In campo 15 Paesi e 42 aziende

Pubblicato il 12 Gen 2018

A. S.

Marina-MIlitare

Integrare piattaforme senza pilota nelle missioni di sorveglianza e interdizione in mare. Con questa proposta Leonardo si è aggiudicata il bando Ocean2020, il più importante progetto del primo bando di gara nel settore Difesa emanato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Preparatory Action on Defence Research”.

La selezione del progetto di ricerca militare Ocean2020, si legge in una nota di Leonardo,   è stata condotta dall’Agenzia europea della Difesa, con il contratto che sarà formalizzato nelle prossime settimane.

Il team Ocean2020, guidato da Leonardo, vede la partecipazione di 15 Paesi europei con 42 partner, compresi i Ministeri della Difesa di Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e Lituania e il supporto dei Ministeri della Difesa di Svezia, Francia, Regno Unito, Estonia e Olanda. Tra i partner industriali vanno menzionati tra gli altri Indra, Safran, Saab, Mbda, Pgz/Ctm, Hensoldt, Intracom-Ide, Fincantieri e QinetiQ. Tra i centri di ricerca, Fraunhofer, Tno, Cmre (Nato) e Iai.

“Siamo particolarmente lieti di questo risultato per la valenza strategica e tecnologico-operativa che riveste il programma Ocean2020 – commenta Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Leonardo – Si tratta, infatti, del primo progetto di ricerca tecnologica dedicato a un tema di grande attualità e di interesse trasversale per l’Europa e per l’area del Mediterraneo in particolare, quello della sicurezza marittima. Questo successo è stato possibile grazie all’intensa e concreta collaborazione messa in campo dai 42 partner del team che abbiamo l’orgoglio di guidare”.

Ocean2020 – spiega Leonardo – consentirà di integrare piattaforme unmanned di diverso tipo (ala fissa, ala rotante, superficie e subacquee) con il centro di comando e controllo delle unità navali, prevedendo lo scambio dati via satellite con centri di comando e controllo a terra. Nell’ambito del progetto sarà anche dimostrato l’impiego congiunto e cooperativo di piattaforme con e senza pilota.

Il programma prevede anche due dimostrazioni reali di operazioni di sorveglianza e interdizione marittima condotte da flotte europee con impiego di sistemi unmanned aerei, di superficie e subacquei. La prima dimostrazione è pianificata nel 2019 nel Mediterraneo, e sarà coordinata dalla Marina Militare Italiana: vedrà gli elicotteri senza pilota di Leonardo, Hero e Solo, operare da unità navali italiane e cooperare con i sistemi di altri partner europei. La seconda dimostrazione, pianificata nel 2020 nel Baltico, sarà coordinata dalla Marina Militare svedese.

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